Ora Zaira Bartucca si lancia pure nel sostenere che il Covid-19 sia «una finta epidemia»


La signora Zaira Barrucca si definisce una «giornalista» e direttrice di un «sito indipendente di inchieste». Sul suo sitarello filo-russo afferma che la persecuzione dei gay in Cecenia sarebbe una fake-news inscenata da Amnesty International con i soldi di Soros. Dice che le vittime di omofobia siano una fake-news e giura che il coronavirus sarebbe una conseguenza del 5G.
Nel suo cavalcare populismi e complottismi per inneggiare alla sua amata Russia, la signora si è ora messa a sostenere che pure la pandemia che ha sterminato migliaia di cittadini italiani sarebbe una fake-news. Lo scrive sul suo account Twitter, approfittandone per inveire contro i suoi colleghi che fanno informazione al posto di negare l'evidenza:


Accusando i professionisti seri di non credere ai complottismi creati dai saltarelli di fake-news in cui lei pare volersi mettere dentro, è nero su bianco che la signora si mette a parlare di «una finta epidemia».
A gennaio, la signora Bartucca giurava che un membro del partito del suo amato Putin avesse individuato «la cura» del Coronavirus e ne profittava per inveire contro Conte. Dato il numero di morti e di nuove infezioni che si contano in Russia, pare evidente che quella cura non sia mai esistita e pare lecito pensare che la signora abbia creato dei titoli contrari alla deontologia professionale per mera propaganda politica.
E chissà se anche ai familiari delle vittime dirà che lei non crede alle loro morti come evidentemente non deve credere all'impegno degli infermieri che hanno instancabilmente lavorato nelle terapie intensive, perché sostenere che la endemia sia «finta» significa automaticamente sostenere che tutti mentano.
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