Panzironi sta perdendo soldi. Così il Tar farà riprendere le sue televendite che speculano sul Coronavirus
Nell'Italia populista, la signora Silvana De Mari può rimandare all'infinito il suo procedimento per la radiazione dall'ordine dei medici, Riccardo Casicoli può frequentare le scuole cattoliche per promuovere fantomatiche "terapie dell'omosessualità" e Adriano Panzironi può vendere intrugli senza essere medico o nutrizionista.
Stando a quanto comunica l'ufficio stampa del tizio che promette di poter curare il cancro e il diabete con i suoi costosissimi integratori alimentari, il Tar del Lazio avrebbe sospeso il provvedimento dell'Agicom contro il programma che ha visto il giornalista radiato dall'ordine pronto a cercare di procurarsi profitti attraverso lo sfruttamento della paura verso il Coronavirus. Il motivo? Panzironi starebbe perdendo i suoi introiti.
Il Tar avrebbe infatti sostenuto che «gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell'attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito» e che «nella comparazione degli interessi in gioco l'attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa».
Panzironi ora chiede la testa di chi osa sostenere che ai cittadini andrebbe fornita un'informazione medica corretta e non certo una pubblicità che sfrutta le loro paure: «Ritengo che oggi il TAR del Lazio abbia sancito ancora una volta l'importanza dell'informazione soprattutto in campo sanitario ed abbia confermato che, anche una voce fuori dal coro, come può essere la mia, sia essenziale per la pluralità di informazione. Inoltre ha pesantemente sanzionato un comportamento, quello dell'Agcom e soprattutto del suo presidente Nicita, certamente non degno di un'autorità terza che dovrebbe tutelare i diritti di ognuno di noi, sia di informare che di essere informati», dice Panzironi.
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