Questa sera si svolgerà una veglia di preghiera social contro l’omotransfobia

Mentre si subisce la violenza di quei fondamentalisti che tentano di associare il "cattolicesimo" al loro odio contro-natura, fortunatamente c'è chi si ricorda che Gesù parlava di amore e non certo di acquistare fucili e addestrarsi a sperare come sostiene la signora De Mari.
Ed è così che questa sera, alle ore 21:00, si terrà una veglia di preghiera social contro l'omofobia celebrata da don Dario Vivian. Si potrà partecipare alla diretta attraverso le pagine Facebook “Unità Pastorale Porta Ovest” e “Vicenza Pride”.
La Veglia verrà curata dalla comunità parrocchiale di San Carlo e dall’associazione La Parola di Vicenza, proponendo una riflessione sul versetto: "Non c’è più né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è maschio e femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù" (Gal 3,28).

Le preghiere dei cristiani gay sono ormai una consuetudine, costantemente attaccate dai fondamentalisti. Tra i più feroci troviamo il signor Andrea Zambrano, il redattore di Riccardo Cascioli che chiedeva si negassero funerali religiosi ai gay. L'uomo sostenine che ai gay si debba vietare di essere cristiani e sostiene che la preghiera dei gay sarebbe «Politicamente scorretta oggi, perché l’accettazione dell’omoerotismo passa anche in larghi settori della Chiesa in uno sdoganamento dell’attività omosessuale come variante naturale della sessualità. Ma questo non è vero e se a dirlo è una fredda teoria può suscitare l’indifferenza di molti».
Da copione, il signor Zambruiano si lancia nel sostenere che la natura «non è vera» perché lui esige si dica «l’esperienza omosessuale» sia vista come «disordine oggettivo» perché lo «dice il catechismo», ossia un libro scritto da uomini che lui dice debba valere più della parola di Dio.

Sempre cercando di seminare odio sulla base della sua omofobia, Zambrano pubblicava sulle pagine della setta di Cascioli la presunta "testimonianza" di un fondamentalista che dice di odiare i gay cattolici:

Federico ci ha cercato per confermare il giudizio negativo su queste esperienze. Giudizio che lui ha maturato nel 2013 dopo aver partecipato ad alcuni incontri di Nuova Proposta. Dopo averci scritto un’email lo abbiamo ricontattato per saperne di più. È un fatto di interesse pubblico perché sempre più spesso nella Chiesa, anche con la complicità di vescovi e parroci “distratti”, si moltiplicano le “incursioni” di questi gruppi LGBT che la nota del cardinal Ratzinger del 1986 bollava come pericolosi proprio perché portatori di una ideologia omosessualista.

Stando alla teoria di Zambriano, basterebbe chiedere alla vittima di un prete pedofilo cosa lui pensi della curia per condannare l'intera curia? In che modo un singolo che odia i gay dovrebbe essere ritenuto un motivo per vomitate odio contro chi è credente? Perché Cascioli e Zambriano odiano così tanto i cristiani e non perdono occasione di perseguitarli?
A vedere quello che scrivono i due sedicenti "cristiani" si capisce perché sia così importante che i credenti lgbt si riapproprino della loro religione dato che i fondamentalisti vorrebbero rubarla per tramutarla in una macchina d'odio manco scimmiottassero i miliziani dell'Isis.


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