Salvini vuole dare lezioni di «sobrietà» delle istituzioni
Lui è quello per cui la «sobrietà» è mettersi alla console a far ballare a delle cubiste leopardate l'inno di Mameli. Lui è quello per cui la «sobrietà» è organizzare dirette Facebook con cui creare uno show attorno al rientro di Cesare Battisti. Lui è quello dei finti bimbi di Bibbiano e delle carnevalate con le ampolle ricolme di acqua del Po. Eppure è cavalcando l'odio creato dai quotidiani populisti contro Silvia Romano che il leader della Lega è intervenuto ad Rtl 102.5 sbraitando:
Quando si libera dopo diciotto mesi di prigionia una ragazza di 24 anni è il momento della festa. Poi qualche domanda deve avere una risposta perché il Paese in cui Silvia è stata rapita, ho letto che si è convertita all’Islam, ricordo sotto voce che in quel paese, il Kenya, a proposito di diritti umani, l’Islam è fuori legge ed è punito con la prigione. I soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati da questa associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone. “io avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso, penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a questi infami che nel nome della loro religione hanno ammazzato migliaia di persone.
Da notare è come il leghista debba usare il condizionale per parlare del presunto riscatto che i populisti stanno usando per fomentare l'odio dei loro jihadisti. Ed è usando la religione come strumento di odio che il padano pare voler compiacere quei fondamentalisti che vogliono che il loro pseudo-cristianesimo sia imposto con i fucili come chiede il consigliere Fabio Tuiach.