Senza vergogna. Jacopo Coghe teorizza i figli come un privilegio, ma poi pretende che a pagargli la pacchia siano le sue vittime

Non è chiaro che cosa facesse il signor Jacopo Coghe prima di iniziare a fatturare rubli nel redditizio mercato del commercio d'odio al dettaglio, dato che il fondamentalista è solito sostituire le sue referenze con il numero delle volte in cui lui ha ingravidato sua moglie. Di fatto, attualmente si occupa di promuovere odio omofobo, di aggredire le famiglie altrui, di molestare i figli nati in famiglie a lui sgradite e di mettere a frutto i pregiudizi per farsi promotore dell'ideologia populista. Lui sostiene che un prete pedofilo nato in Italia venga prima di un lavoratore straniero sfruttato da chi va a messa. Dice che un padre che stupra le figlie sia preferibile ad una famiglia gay perché l'importante e che un uccello penetri una vagina. E dice pure che l'odio verso le minoranze sarebbe "libertà di espressione" anche se a furia di sfornare figli è possibile che qualcuno gli nasca gay e possa essere vittima della sua ferocia, magari risultando bullizzato a scuola a causa del suo papà che lo odia in virtù di come lui sostenga la supremazia del maschio eterosessuale bianco che paga delle cubiste leopardo per sollazzarlo sessualmente durante il sequestro di esseri umani nel Mediterraneo.

Per lui, tutto ruota sull'esaltazione dell'egoismo: prima vengono gli italiani. Prima vengono gli etero. Prima vengono quelli che citano Dio a casaccio. Prima vengono Gandolfini e Coghe... e dunque non stupisce che sin dai tempi del suo Congresso di Verona organizzato con il neofascismo e la Lega, il signor Coghe sbraita che lui vuole che le sue vittime gli paghino quelli che lui sostiene siano suoi privilegi. Lui dice di aver esaurito il suo ruolo con il coito e vuole che quelle persone a cui lui vuole negare una famiglia siano costretti con la forza a mantenergli i suoi figli.
Parlando a nome delle "famiglie" italiane anche se nessuno lo ha mai eletto loro rappresentante, il signor Coghe non ha esitato un solo momento a scimmiottare il suo amato Salvini a creare una falsa contrapposizione che lo porta a sbraitare che i suoi privilegi dovrebbero avere priorità sulla tutela di quelle migliaia di adolscenti che sono vittima dell'odio di cui lui è promotore:


L'articolo citato è stato ovviamente pubblicato da Maurizio Belpietro, da anni sponsor delle lobby di promozione omofoba. ma nulla ci spiega come un signore che vuole distinguo contro le famiglie possa poi pretendere che le persone da lui escluse gli paghino i conti dato che lui dice di essere più "ariano" di loro e di volere i soldo soldi per pagarsi i suoi privilegi. Anche perché quando lui sarà vecchio avrà un ritorno economico e morale dai suoi figli, ma non è chiaro perché pagarglielo dovrebbero essere quelle persone che a causa sua resteranno sole e abbandonate dato che lui ha violentato le loro famiglie e cercato in ogni modo di impedire che potessero avere figli in virtù di come dica che solo degli eterosessuali come Massimo Gandolfini o Filippo Fiani debbano poter adottare figli anche se poi li minacciano di violenze se oseranno non avere una sessualità conforme a quella che loro vorrebbero imporgli.
E davvero il signor Coghe non prova vergogna nel sostenere che lo stato non possa occuparsi di più di una cosa quando in realtà lui si è già intascato 150 milioni di euro e sbraita che vuole di più dicendo che a lui non frega nulla dei bisogni degli altri?


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