Una petizione per chiedere all'Italia di vietare le fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità
Dopo la messa al bando delle fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità da parte della Germania, è Possibile LGBTI+ a farsi promotore di una campagna per chiedere che tali violenze siano vietate anche in Italia. Attraverso un comunicato, spiegano:
Dalla Germania è arrivata una notizia ottima: il Parlamento ha approvato una legge che mette al bando le terapie di conversione ai danni delle persone LGBTI, in particolare quelle minorenni, ma anche di altra età se si verificano atti coercitivi e violenti che portano a terapie di quel tipo.
Le terapie di riparazione sono uno dei sintomi più evidenti della discriminazione che le soggettività LGBTI+ subiscono ogni giorno. Se lo Stato punta a tutelare tutte le persone, compresa la comunità LGBTI+, con l’idea che vi si identifica meriti gli stessi diritti garantiti a ogni persona, deve vietare delle pratiche che si fondano sul presupposto che l’orientamento sessuale o l’identità di genere siano patologie.
Un presupposto che non trova alcun fondamento scientifico visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha eliminato dalle malattie mentali l’orientamento sessuale e ha depatologizzato la transessualità.
L’Italia non ha ancora una normativa che metta al bando le terapie di conversione per le persone LGBTI+ nonostante in passato sia stata presentata una proposta a prima firma Lo Giudice, depositata nel corso della XVII Legislatura ma mai discussa, che andava proprio nel solco di quanto approvato negli scorsi giorni in Germania.
Da queste premesse nasce una lettera che Possibile LGBTI+, la campagna permanente di Possibile sui temi della comunità, ha indirizzato ai ministri Speranza, Bonetti e Lamorgese affinché si segua la Germania e si approvi anche in Italia una norma di questo tipo. Il testo, al quale ha aderito anche Sergio Lo Giudice, la segretaria di Possibile Beatrice Brignone e l’attivista per i diritti trans Monica Romano, è stato sottoscritto da Agedo Nazionale, ALFI - Associazione Lesbica Femminista Italiana, Arcigay Chieti Sylvia Rivera, Associazione Radicale Certi Diritti, Coordinamento Abruzzo Pride, Coordinamento Torino Pride GLBT, Gruppo Trans* Aps, Human Gender, IVG, ho abortito e sto benissimo, Jonathan - Diritti in movimento, La Formica Viola, Omphalos LGBTI, Queer Magazine, TMW Italia, UniCa LGBT.
Clicca qui per sottoscrivere la lettera.