Zaira Bartucca: «Io perseguitata dalla polizia. Quelli che stanno antipatici a Conte vengono perseguitati, censurati o sottoposti a TSO»
Il populismo pare la più grande minaccia che l'Italia abbia dovuto affrontare. Ogni giorno i social vengono usati per diffondere una disinformazione ideologica, mirata a cercare di foraggiare l'elettorato di certi partiti attraverso il tentativo di cavalcare i sentimenti di pancia e tirare fuori il peggio dalle persone.
Ad offrire il suo contributo troviamo anche la pubblicista Zaira Bartucca, quella signora che a marzo giurava che il suo amato Putin avesse «la cura» del Coronavirus come pretesto per sbraitare contro il governo, anche se poi il numero di morti registrati in Russia ha smentito le sue illazioni. E se oggi la signora ha ripiegato sul sostenere che il Coronavirus non esisterebbe e che saremmo in una «falsa emergenza» dato che lei sostiene che il numero di vittime sarebbero sovrastimate (anche se i dati statitici indicano chiaramente che siano sottostimate in virtù di come i dati ufficiali contemplino solo chi ha fatto il tampone ed è risultato positivo), è attraverso i suoi account social che la signora ci ha regalato questa nuova perla:
La frase presenta alcune criticità: se la signora sostiene che la polizia la voglia contattare per «imprecisati motivi», su quali basi si inventa tutte quelle dietrologie sul suo "lavoro" davanti ad una convocazione di cui lei stessa dice di non conoscere i motivi? Accusare la polizia di censurare qualcuno è un'accusa grave e c'è chi potrebbe pensare che sia questa sua propensione a lanciare violente accuse dall'odore di diffamazione contro tutti e tutto il motivo per cui la forze dell'ordine devono perdere tempo a contattare una responsabile si un sitarello pressoché sconosciuto.
In un messaggio successivo, la signora Bartucca inizia a dire che lei sarebbe «perseguitata dalla polizia» e dice che la polizia voglia «censurarla». Ed è buffo faccia la vittima quando pareva molto tronfia nell'annunciare la sua richiesta di «oscuramento preventivo» che sostiene di aver depositato contro Gayburg anche se sui social dice di non aver mai letto gli articoli che accusa di essere «diffamatori» solo perché parlerebbero di lei e lei non pare apprezzare che qualcuno possa criticare le sue posizioni:
Parlando del sacerdote salviniano che è stato sottoposto ad un TSO dopo che i suoi parrocchiani avevano allertato le autorità in collaborazione con l'arcidiocesi, la signora Bartucca si mette a sostenere che sarebbe colpa di Conte. Insomma, a suo dire non si muoverebbe foglia che Conte non voglia... e Conte deve essere il più grande statista di tutti i tempi se davvero potesse gestire personalmente ogni più insignificante caso di cronaca locale come sostiene la pubblicista.
Ma grave è come la signora passi dall'invettiva al sostenere che chiunque starebbe «antipatico» al governo verrebbe «perseguitato, censurato o sottoposto a TSO»:
Al solito, l'affermazione pare un atto di terrorismo che mira a creare un clima d'odio sulla base di affermazioni tutt'altro che provare, ancor più quando è la stessa pubblicista a dichiarare che tutte le sue accuse si basano su una convocazione di cui lei ancora ignora i motivi.
Ba dato che i populisti dicono che noi saremmo «buonisti», ci permettiamo di darle un suggerimento perché siamo buoni. Se non vuole che la polizia la contatti, forse dovrebbe chiedere al suo co-proprietario del suo sitarello populista (nonché il suo fidanzato) di non firmare minacce contro i gay come quelle in cui lo vedevamo commentare le purghe cecene (peraltro negate dalla Bartucca al pari del Covid-19) scrivendo che «i gay devono vivere silenziosamente se non vogliono essere uccisi come zanzare». Perché se qualcuno scrive di voler uccidere qualcuno, è abbastanza normale che la polizia possa voler fare delle domande. E lo stesso accade se si va in giro a dire che Sky e Lavazza promuoverebbero la «pedofilia» così come lei ha sostenuto all'interno della sua compagna di disinformazione ideologica contro molteplici minoranze.
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