George Floyd non sarebbe molto: ecco l'ultima fake-news che si sono inventati i populisti

Dato che ai populisti non piace che qualcuno possa protestare contro il razzismo, la loro macchina di propaganda si è inventata che George Floyd non sarebbe mais stato ucciso. È quanto si tenta di sostenere sul profilo di una tra le principali spacciatrici di fake-news legate alla galassia di disinformazione salviniana:


Purtroppo la signora che se ne va in giro a vilipendiare il tricolore non ci spiega da dove lei avrebbe dedotto le misure della bara, così come non ci spiega in che modo di sarebbe potuto occultare un cadavere in una bara aperta. Secondo prassi populista, loro lanciano il sasso e poi se ne fregano di dover dare spiegazioni, preferendo passare a sostenere che lei non vuole che si possa indagare sui morti di Coronavirus in Lombardia perché lei non tollera si possa chiedere ai dirigenti leghisti di rispondere delle loro azioni.

Sempre inventandosi fantasiosi complotti, i populisti si scagliarono nei giorni scorsi anche contro Martin Gugino, il 75enne che è stato brutalizzato dalla polizia statunitense e che si trova ancor oggi ricoverato in ospedale. Pur di negare l'accaduto, la propaganda neofascista si era inventato che il sangue sarebbe stato finto e che l'uomo lo avrebbe fatto uscire dall'orecchio attraverso l'istallazione di un marchingegno collegato ad una pompetta:


Insomma, i populisti vogliono creare una verità alternativa che giustifichino il loro viscerale odio per le minoranze attraverso la creazione di fantasiose teorie complottiste e di vergognose fake-news.


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