Il padano Salvini sarà in tour auto-promozionatale in Sicilia insieme al leghista che ammira le SS di Hitler
«Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore». È con queste parole che il leghista Alberto Samonà elogiava le SS di Hitler in un suo libro di poesie edito nel 2001.
Oggi Salvini lo ha preteso assessore regionale alla Cultura della Regione Sicilia ed è con lui che il padano girerà l'isola per la sua incessante campagna elettorale. Al di là di come faccia abbastanza ridere che un leghista possa occuparsi di cultura quando i loro i finanziatori russi dichiarano tranquillamente di aver scelto la Lega «perché ha un livello socioculturale molto basso», comico è anche un meridionale che si fa rappresentante del partito che fino all'altro ieri cercava voti sputando sul mezzogiorno, dicendo che Salvini si sentiva padano e non italiano o che i napoletani puzzassero. Eppure pare che Samonà abbia imparato ben presto a usare quella retorica basata sulla creazione di false contrapposizione su sui vivono i populisti: solo pochi giorni fa aggredì il Presidente Mattarella dicendo che il suo antifascismo andrebbe opposto ai morti: «Nessuna parola sui morti di coronavirus. In compenso ha ribadito che l’antifascismo è un valore», dichiarò il rappresentate di quell'assenteista padano che in televisione dice che lui non sapeva che la mascherina andasse usata quando si è vicini a qualcuno e non quando si è da soli.
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