Il sito di Zaira Bartucca: «Perché una legge contro l'omofobia e non contro l’eterofobia?»
È il sito populista di Zaira Bartucca a lanciarsi in un tragicomico attacco alla legge contro l'omofobia, con la loro direttrice che si lamenta non sia in discussione una legge contro «l'eterofobia» in quel suo sostenere che le persone eterosessuali rischierebbero discriminazioni e aggressioni in virtù del loro orientamento sessuale:
In quell'abitudine populista a proporre le loro opinabili opinioni come dati di fatto, è negando come la norma non includerà un contrasto alla propaganda d'odio ma solo ai reati materiali, il sito della Bartucca scrive:
Una legge per punire le opinioni di chi – per esempio – afferma che una famiglia è fatta da un uomo e da una donna, o che per crescere in maniera sana a un bambino servono una mamma e un papà, cioè una figura maschile e una femminile tali da garantire uno sviluppo completo. Oppure per mandare dritti in galera i genitori che non vogliono che a scuola vengano lette fiabe gender.
A sostenere queste falsità è un sito co-diretto da un extracomunitario ucraino che sui social elogiava l'omofobia del presidente ceceno dicendo che: «I gay devono vivere silenziosamente se non vogliono essere uccisi come zanzare».
Il sito della Bartucca passa così a proporre lo spot pro-omofobia di Provita Onlus prima di sostenere che l'omosessualità sarebbe «una questione personale» e che si voglia dare «un alone di intoccabilità gli omosessuali»:
Una questione personale per Scalfarotto, il “fashionista” della Farnesina (non si perde un evento di moda-uomo, e tanti del resto ne organizza il ministero degli Esteri) che due anni fa è convolato a nozze civili con Federico Lazzarovich, e che ora propone un disegno di legge in cui ci sta comodamente tutto e il contrario di tutto. La complicata “omotransfobia”, per esempio, termine che per i firmatari starebbe ad indicare gli atti di violenza contro persone provenienti dall'universo lgbt. Deprecabili, certo, ma già puniti dalla normativa vigente. Ma il Ddl Zan Scalfarotto ci tiene a fare figli e figliastri, ammantando di un alone di intoccabilità gli omosessuali.
Quasi volessero far finta di non capire che la norma estenderebbe i diritti già previsti dalla Reale-Mancino contro i crimini d'odio contro gruppi etnici e religiosi, è facendo leva sul loro soligo complottismo che scrivono pure:
Ma l'inganno di un disegno di legge che in realtà serve a creare un'èlite di incriticabili, è presto svelato all'Articolo 2, quando si legge di “xenofobia” e “antisemitismo”: che c'entrano, verrebbe da domandarsi, gli stranieri e gli ebrei con le lotte arcobaleno? Non è che la questione è più politica, squisitamente costruita per legittimare le visioni global-progressiste colpendo tutto ciò che non è allineato, come sta facendo la task-force Martella voluta dal governo Conte per deligittimare l'informazione indipendente con presunti debunking e liste di proscrizione dei siti non graditi? E perché l'mofobia sì e l’eterofobia no, che pure miete vittime di continuo tra chi viene diffamato, denigrato pubblicamente, bersagliato, perseguitato e minacciato dagli esponenti lgbt, spesso solo per aver espresso un'opinione contraria alla loro visione personale di mondo?
Inventandosi falsi reati come loro abitudine, ecco che si inventano che gli eterosessuali verrebbero aggrediti dai gay. Ed è curioso che il sito della Bartucca tenti di sostenere che i gay dovrebbero tacete quando gli omofobi cercano di danneggiare le loro famiglie o di negargli pari diritti mentre difende chi picchia a sangue qualcuno in virtù del suo orientamento sessuale. Una difesa implicita, ma chiara a chiunque abbia letto il testo della legge in discussione.
Il passaggio in cui il contrasto al razzismo viene ritenuto un affronto a chi fattura sull'odio pare molto significativo anche come emblema di quel pensiero populista per cui loro vogliono porsi al centro di ogni discorso, sostenendo che nulla avrebbe senso se non è finalizzato al loro tornaconto personale.