La Meloni inveisce contro chi ha fatto arrestare dei torturatori: lei e il padano li avrebbero rispediti a delinquere ancora
Salvini era ministro, la polizia non ha fatto controlli e Giorgia Meloni dice che sarebbe tutta colpa di chi ha salvato loro la vita. In quel suo costante tentativo di fomentare razzismo strizzando l'occhio a chi dice che tutti i migranti siano criminali, è dalla sua paginetta di propaganda che la signora pare voler inveire contro chi ha permesso di arrestare quei criminali al posto di rispedirli a torturare altre vittime come avrebbe fatto lei e il suo amichetto padano.
E per quanto si possa cercare fra i suoi scritti, la signora pare sempre scordata di raccontare il dettaglio che a denunciarli sono state altre persone a bordo di quella nave. Riprendendole indietro, la verità non si sarebbe mai scoperta e altre persone avrebbero dovuto subire violenze inenarrabili a causa sua.
In quell'abitudine populista a inventarsi una realtà alternativa con cui si pensa che basti urlare per avere ragione, la leader di Fratello d'Italia ha fornito scrive:
Se Salvini e la Meloni non hanno mosso un solo dito contro i trafficanti preferendo prendersela con chi non lascia morire in mano i migranti, surreale è come anche questa volta cerchi di prendersela con chi ha salvato delle vite umane. Il tutto, secondo copione,rilanciando la propaganda populista che le è stata confezionata dal quotidiano populista di Sallusti e di Porro.
E se la Meloni dice che sarebbe colpa della Rackete se tra gli uomini lasciati liberi dagli agenti di Salvini ci fossero anche dei criminali, con che coraggio sostiene che non sarebbe colpa sua se nel suo partito si continuano a scoprire persone colluse con la 'ndrangheta? E perché chi ha difeso la vita dovrebbe rispondere di questioni che non riguardano la loro presa di posizione e lei vuole tacere quando gli uomini candidati nel suo nome risultano mafiosi?
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