La storia di Curon, il paese sommerso
L'uscita su Netflix della serie italiana "Curon" ha acceso i riflettori sull'omonimo paese del Trentino-Alto Adige e sul suggestivo campanile che spunta dal Lago di Resia.
Si tratta del campanile che apparteneva alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, risalente al 14° secolo e situata nel villaggio di Curon. Il 16 luglio del 1950 le sue campane suonarono per l’ultima volta e sette giorni dopo il paese venne fatto saltare in aria con centinaia di cariche esplosive per fare spazio ad un bacino artificiale.
Divenuta cittadina italiana dopo la prima guerra mondiale, si svuotò quando nel nel 1939 Benito Mussolini concordò con Adolf Hitler la possibilità che i residenti di lingua germanofona potessero ottenere la cittadinanza tedesca se si fossero trasferiti in Germania. La necessità di poter importare nuove comunità suscitò l'attenzione dei grandi gruppi industriali dell’epoca, tra cui il Comitato Promotore della Società Elettrica Alto Adige (divenuto poi gruppo Montecatini) che ottenne i permessi per costruire una diga nel 1939.
Gli abitanti della valle vennero informati della costruzione della diga e della distruzione di Curon con delle affissioni in lingua italiana, passando perlopiù inosservate dato che la popolazione parlava pochissimo l'italiano. Dopo una settimana, il commissario ne concluse che non fossero state sollevate obiezioni e che il progetto poteva andare avanti.
Quando nel 1940 vennero eseguiti i primi espropri, gli abitanti di Curon si resero conto di cosa stava accadendo e il bacino artificiale venne visto come l’ennesimo sopruso da parte del governo italiano. Ma le proteste non portarono a nulla: i lavori terminarono ufficialmente nel 1949 e l’anno successivo la Montecatini attuò le prime serrate delle chiuse.
Il paese venne fatto saltare in aria con centinaia di cariche esplosive. Gli abitanti della valle assistettero inermi alla distruzione sommaria delle loro case. Non si sa perché campanile romanico sia stato lasciato in piedi. Qualcuno afferma che fosse un bene vincolato e quindi non abbattibile, altri sostengono che la demolizione fu così sommaria che le esplosioni distrussero la chiesa ma non la torre.
In seguito all’allagamento, Curon venne ricostruito più a monte, sulle rive del nuovo lago. Ma molti decisero di abbandonare la valle dopo la perdita di campi, allevamenti e della loro casa. Il campanile è invece diventato il simbolo del comune di Curon Venosta e migliaia di turisti si recano nella valle per visitarlo, in particolare nei mesi invernali quando il lago ghiaccia ed è possibile raggiungere la torre a piedi.
Leggenda vuole che nelle giornate più ventose si senta il suono delle campane provenire dal campanile, anche se furono rimosse prima dell'allagamento.
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