L'attacco squadrista di Zaira Bartucca a Gayburg, in copia a Salvini, Coghe, Brandi, Meloni, Porro e Pillon


La populista Zaira Bartucca pare un disco rotto nel suo ripetere che lei ci denuncerà. Dice sarebbe fatto divieto poter esprimere perplessità suo suo andarsene in giro a dire che Sky promuoverebbe la pedofilia o che Conte ci avrebbe negato la "cura del coronavirus" che lei sosteneva fosse stata scoperta in Russia prima dell'ondata di morti nel Paese. Ed è con toni rancorosi che ancora una volta annunci ai proseliti che lei ce le farà pagare:


Questa volta ci accusa di aver contestato una risposta che le sarebbe arrivata dall'Asl, anche se in realtà noi contestavano le finalità per cui lei aveva avanzato quell'assurda richiesta e non certo la risposta ricevuta. Inoltre si parlava dei populisti e non di lei, peraltro con esplicite citazioni delle posizioni avanzate dal leader del carroccio, quindi non è neppure chiaro perché mai lei si senta tirata in ballo anche quando non si parla di lei. Ora la signora vuole vietarci pure di poter parlare di altri?

Ma dato che probabilmente nessun giudice asseconderebbe mai il suo pretendere una censura delle idee, ecco che la troviamo a molestare chi le fa notare il suo rendersi ridicola nello sbraitare false accuse contro Gayburg. Poi, nello squadrismo classico dei populisti, la signora Bartucca chiede ai suoi amichetti di aiutarla a vietarci ogni diritto di opinione, appellandosi a Provita Olus, Jacopo Coghe, Francesca Totolo, Alessandro Meluzzi, Mario Adinolfi, Simone Pillon, Riccardo Cascioli, Nicola Porro, Toni Brandi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvana De Mari e Diego Fusaro:


Ma l'ordine dei giornalisti non ha nulla da dire su quella loro iscritta che molesta i cittadini che esprimono idee mentre si inventa teorie tragicomiche?
Intanto la signora che ci accusa sommariamente di «stalking» in quella sua abitudine ad accusare di fantomatici reati chiunque esprima idee a lei sgradite, ma non ci spiega perché mai lei paia trascorrere il suo tempo a molestare i cittadini gay attraverso i numerosi articoli di disinformazione ideologica che lei ha pubblica sul suo sitarello, a partire da quel video confezionato dalla propaganda russa in cui si sostiene che Dio punisca chi non discrimina i gay. E cosa dovremmo dire di quel suo co-direttore che sui social scriveva che «i gay devono vivere silenziosamente se non vogliono essere uccisi come zanzare» mentre lei negava l'esistenza delle purghe in Cecenia?
Ed esattamente perché chi dice di voler uccidere i gay vorrebbe il nostro indirizzo di casa mentre interpella quella Silvana De Mari che invitava i suoi proseliti a comperare fucili?

Doverose sono due ultime precisazioni. nell'accusarci di pubblicare «notizie false» la signora ha omesso di riportare il contesto. Si trattava si un errore legato all'aver scritto che un senzatetto fosse stato ucciso dalla polizia mentre sarebbe stato "solo" colpito con un proiettile di gomma che gli ha provocato danno irreparabili. Ci è stato segnalato e (come visibile) il titolo è stato corretto al contrario del tweet che per policy non può più essere modificato.


Dato che solo chi non lavora non sbaglia, può capitare che ci siano inesattezze. La cosa importante è che le inesattezze siano dettate dalla buonafede e non con un esplicito intendo di mentire per sostenere chissà cosa.
Non a caso, nel disclaimer linkato da tutte le pagine, precisiamo chiaramente che «questo blog non rappresenta una testata giornalistica e, nonostante tutte le notizie vengano pubblicate secondo il principio della buonafede e dopo verifiche della loro attendibilità, non è possibile garantire l'assenza di eventuali errori o inesattezze».

Il secondo dettaglio è che la signora che ci definisce «codardi» è la stessa signora che ci attacca e scrive assurdità contro di noi solo dopo essersi premurata di impedirci di poter replicare ai suoi messaggi:



Detto questo, auguriamoci di non doverci più occupare della signora e delle sue minacce dato che il darle visibilità rischierebbe di attribuirle una qualche importanza.
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