Omofobia. Provita Onlus sfodera l'"esperto" che volava "curare" i bimbi trans e ha inferto loro danni permanerti
Provita Onlus ha lanciato una campagna pro-omofobia dal titolo #restiamoliberi che vede Jacopo Coghe e Toni Brandi pronti a rivendicare la loro presunta "libertà" di poter limitare la libertà altrui. Il loro obiettivo è quello di impedire che le vittime di reati omofobi possano godere delle loro stesse tutele di cui godono loro, al pari di come negli anni scorsi si batterono perché alle famiglie gay non fossero concessi gli stessi diritti delle loro.
In uno di quei loro comunicati stampa di pura disinformazione a sostegno di chi commette rati di matrice omofoba, leggiamo un passaggio surreale:
“Per chi pensa che #restiamoliberi sia uno slogan esagerato, ecco un esempio di discriminazione al contrario che è accaduto proprio dove una legge di questo genere è passata. Il medico americano Kenneth Zucker, principale esperto sull’ identità di genere nei bambini, ha affermato che quelli con disforia di genere sarebbero meglio assistiti “aiutandoli ad allineare la loro identità di genere con il proprio sesso anatomico“. Per questa affermazione è stato licenziato dopo ben 30 anni di direzione della Clinica Gender per i bambini. E in Spagna monsignor Fernando Sebastian Aguilar di Malaga è stato accusato del reato di ‘omofobia’ per aver spiegato la posizione cristiana sull’omosessualità” hanno proseguito Brandi e Coghe.
Ecco che troviamo due fondamentalisti pronti ad inneggiare a Kenneth Zucker, un ex psicologo che viene spacciato per il «principale esperto sull'identità di genere nei bambini» e che loro sostengono sarebbe stato «licenziato dopo ben 30 anni di direzione della Clinica Gender per i bambini» per «una affermazione».
In realtà non è proprio così, tant'è che quel criminale non è stato licenziato neppure quando si lanciò nell'affermare che e donne trans fossero un brutto risultato degli uomini gay. L'uomo è stato licenziato perché violò i regolamenti della clinica in cui lavorava, proponendo fantomatiche "terapie riparative" che sosteneva potessero assecondare i desideri dei genitori e convertire l'identità di genere naturale dei bambini al sesso anatomico. Voleva cancellare l'intera comunità trans e operava su bambini piccolissimi attraverso un modello non affermativo da lui sviluppato che è stato descritto come un "abuso di minori".
Evidentemente Jacopo Coghe e Toni Brandi sostengono si dovrebbe avere la "libertà" di infliggere torture illegali a bambini piccoli se si odia un intero gruppo sociale.
Dichiarate illegale per legge, il modello di Kenneth Zucker si basava su tre principi:
- La famiglia non deve accettare la natura dei figlie deve convincerli che bambino che si sente una bambina è sbagliato, perché chi è nato maschio deve conformarsi allo stereotipo del maschio e chi è nato femmina deve conformarsi allo stereotipo della femmina.
- Il dottore diceva ai bambini che chi è nato maschio doveva essere maschio, suggerendo loro che qualunque comportamento non allineato agli stereotipi li avrebbe portati ad essere derisi.
- Sosteneva che i giocattoli dovessero essere omologati: i maschi giocano con le macchinine, le femmine con le bambole. La famiglia deve impedire ai figli di giocare con giocattoli ritenuti non conformi al loro sesso di nascita.