Proseguono gli attacchi di Provita Onlus contro Gayburg
All'interno dell'organizzazione omofobica di Toni Brandi e di Jacopo Coghe paiono capitare cose che voi umani non potreste immaginarvi. Altro che le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione o i raggi B che balenane nel buio vicino alle porte di Tannhäuser: ci sono tizi che ci accusano di cose folli che dicono sarebbero state fatte contro di loro anche se noi non abbiamo la più pallida idea di che diavolo siano e del perché ci molestino.
Tutto ha avuto inizio con alcuni commenti a firma della signora Antonacci, la tizia che si premura di promuovere l'odio omofobico attraverso i suoi articoli pubblicati su Provita Onlus e la sua militanza nella setta di Gandolfini. La signora si era inventata una curiosa teoria volta a sostenere che il contrasto all'odio omofobico sarebbe stato «odio contro le donne» perché lei, Maria Rache Ruia e Costanza Miriano erano donne. Peccato che però lavorino per Jacopo Coghe e Toni Brandi, offendo la diretta evidenza di come quell'insinuazione fosse un voler deridere un tema serio ed importante come la violenza sulle donne.
Abbiamo semplicemente risposto alle sue accuse ed un tizio (che dal suo profilo pare vicino a Fratelli d'Iralia e alla campagna pro-omofobia di Provita Onlus) pare aver voluto dare sfoggio della violenza che si annida dietro a certe organizzazioni. Tra insulti, insinuazioni e palesi diffamazioni, questi signore scrive:
Ovviamente non è chiaro quali sarebbero la fantomatiche «fake-news» di cui ci accusano, come puzza del reato di diffamazione il loro accusarci di «incitamento all'odio» attraverso il loro sostener che loro debbano poter commentare i nostri articoli e noi non dovremmo poter commentare i loro. Al solito, dicono che loro vogliono avere più diritti degli altri.
Abbastanza comico è come quelle accuse giungano da una tizia che nelle stesse ora stava organizzando una macchina del fango contro Michela Giraud ed un suo video per Commedy Central intitolato "Il gender spiegato agli anziani". Inventandosi esisterebbe una fantomatica "propaganda gender" e inventandosi che la Giraud sarebbe stata "irriverente" verso gli anziani anche se gli anziani in realtà non c'entravano nulla, la Antonacci ha firmato questa cosa qui:
Il video ha avuto più di 10.000 like ma lei scrive "non ha convinto la rete". Ed è inventandosi espressioni come "il popolo del web non ci sta" che la fondamentalista ha dispensato il suo disprezzo a piene mani per poi ritrovarci a dover sentire chi dice che lei sarebbe vittima di "hatespeech" perché c'è chi osa dissentire dalle due teorie.
Sotto al post di inculti, immancabilmente è arriva la solita Antonacci, la quale si precipita a scrivere insulti e accuse ingiustificate di ogni sorta:
E questa sarebbe la gente che va in giro a dire che i crimini omofobici dovrebbero essere ritenuti "libertà di pensiero" mentre insultano chi osa avere idee contrarie alla loro?