Salvini annuncia al mondo che lui si fa geolocalizzare da Tik Tok ma non scarica Immuni


C'è da averne piene le scatole di dover subire le sterili polemiche messe in campo dalla propaganda del leghista Matteo Salvini al fine di far parlare sempre di lui. Questa volta l'assenteista padano ci spiega che lui si fa geolocalizzare da Tik Tok, che lui fa profilare i suoi elettori su Facebook e che su Twitter si diverte a mettere foto di minorenni al fine di aizzare contro di loro i suoi haters per poi dire che non lui dormirebbe la notte perché temerebbe che l'app del Ministero della salute possa violare la sua privacy.
Ed è assurdo continui a far polemiche nonostante si ormai evidentemente a tutti che l'app si basa sul totale anonimato, generando id anonimi che servono solo ad avvisare chi fosse entratto in contratto con persone che dovessero risultare positive e consegnassero di propria spontanea volontà il prooprio ID. Ma pare che lui preferisca alimentare complottismo che spopola tra i gruppi neofascisti e populisti di Facebook, forse sperando che sbraitare che lui avrebbe fatto meglio possa convincere qualcuno che con lui non avremmo trovato un secondo Bolsonaro pronto ad uscire dall'Oms pur di non farsi contare i morti.

Se a frignare è quello quello stesso tale che dichiarava di profilare i propri elettori sulla base del suo promettere che lui avrebbe strato un "fortunato" che avrebbe ricevuto una sua telefonata, surreale è che alcuni dei suoi elettori non si sentano presi in giro nel leggere questo:


Insomma, lui si ripropone come quello che dice "no" a tutto senza mai proporre nulla, in quella sua ideologia che lo porta a ritenere che il suo costante brontolio da comare potrebbe portargli profitti senza dover faticare a portare proposte concrete.
E chissà che qualcuno non possa spiegargli che la mascherina va tenuta sulla bocca perché il suo indossarla a mo' di bandana mette a rischio la salute di chi gli sta vicino. Passi non voglia scaricare un'app, ma almeno eviti di dare il cattivo esempio nel mezzo di una pandemia.
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