Salvini dice di sentirsi discriminato perché non è lui discriminare


In quella sua dialettica che lo porta a parlare della Lombardia come se fosse cosa sua, il leghista Matteo Salvini si è messo a sbraitare che a lui non frega nulla se in Lombardia i contagi siano crescendo a tassi allarmati mentre lui si fa fotografare senza mascherina quasi volesse ostentare che lui se ne frega della pandemia e che lui ride davanti ai morti di Bergamo. Dice pure che lui si sente discriminato se qualcuno osa ipotizzare che bisognerebbe contenere il contagio lombardo, forse dimenticandosi di come fosse proprio lui a proporre quella stessa strategia quando proponeva di discriminare i cinesi e approfittare dei morti per danneggiare anche quei migranti che sono costantemente al centro della sua campagna d'odio.
E se la coerenza non è mai stata il forte del padano, ancor più grave è l'"argomentazione" tirata in ballo dal leghidta, il quale dice che i lombardi debbano poter fare quello che vogliono perché farebbero più fatturato degli altri e lui crede che i ricchi vengano prima dei poveri, soprattutto se sono quei settentrionali che il padano sosteneva dovessero essere ritenuti superiori agli altri quando augurava la morte ai meridionali.

E mentre lui piagnucola che lo discriminerebbero solo perché esiste una realtà scientifica che indica nella Lombardia l'epicentro di un rischio sanitario, è a a suon di fake-news che i suoi seguaci si fanno promotori di un razzismo:


Quindi non solo abbiamo chi mente per promuovere odio, ma poi il loro leader pretende pure di fomentare rabbia pure quando qualcuno gli riserva un decimo di quello che lui riserva agli altri.
Commenti