Silvana De Mari sostiene che gli etero siano vittima dei gay e che il cristianesimo si baserebbe sull'odio omofobico
Poche cose potrebbero essere più becere della vergognosa propaganda omofoba di Silvana De Mari che viene rilanciata da Maurizio Belpietro. In un video di rara violenza ideologica, la signora si mette a sbrsitare che chi va a messa dovrebbe odiare i gay perché l'omosessualità sarebbe «contraria al volere di Dio» e il fratello di Re Sole avrebbe fatto giustiziare «i paggi che non si facevano penetrare analmente da lui». Chissà se la signora vuole davvero sostenere che gli etero di quell'epoca non dicessero nulla alle donne che non si concedevano loro? E in che modo questo riguarderebbe la legge contro l'omofobia?
In quel suo negare l'esistenza stessa dell'omosessualità che lei dice sarebbe «omoeritismo» in virtù del suo sostenere che l'eterosessualità sarebbe l'unico orientamento sessuale esistente, la De Mari inizia a raccontare che «l'omoerotismo è un un'atteggiamento, non c'è nulla di genetico» e sostiene che «la televisione li dipinge come vittime, ma vogliamo ricordare le loro vittime?». Come no, perché capita spesso che degli eterosessuali vengano aggrediti per strada perché etero? E quanti gay chiederebbero di vietare per legge i matrimoni etero come la De Mari chiede sia fatto contro i gay? E, per chi non lo sapesse, la teoria della signora De Mari sul fatto che l'omosessualità sarebbe «un atteggiamento» si basa sul suo sostenere che i gay sceglierebbero di esserlo e che dunque sia lecito dichiararsi contrari alla loro esistenza.
La signora arriva così a sostenere che, con la legge contro l'omofobia lei e neofascisti non potremmo «più ricordare che il nuovo testamento condanna il comportamento omoerotico» sulla base delle loro opinabili reinterpretazioni dei testi sacri in virtù di come lei si rifaccia al testo di quel tale che non conobbe mai Gesù e che disse pure che le donne devono sottomettersi e tacere in presenza di un uomo (dacché si deduce che lei lo usi dato che eleva a dogma le sue esternazioni omofobe mentre se ne frega di quello che diceva contro le donne).
Ed ancora, in quella sua costante creazione di contrapposizioni come prassi della ideologia populista, la signora lei mette a raccontate che avrebbero condannato tre responsabili di un'aggressione omofoba e che due disabili si sarebbero suicidati, morivo per cui lei mette in relazione le due cose per dire che «in questo momento l'emergenza sono i disabili». Ovviamente non dice quanti gay sono stati spinti alla morte da quelle torture psicologiche che lei e andata a promuovere dai frati di Bergamo insieme al suo amichetto Luca Di Tolve, preferendo dire che il contrasto all'odio sarebbe «liberticida» e lei vuole «fermarlo» perché dice che la Legge Reale-Mancino dovrebbe tutelare solo chi come lei si definisce opinabilmente «cristiana» ma non le sue vittime.
A raccogliere l'odio della signora De Mari e il consigliere Tuiach, il quale raccoglie commenti che mostrano come la signora menta nel suo negare l'esistenza dell'omofobia:
Clicca qui per guardare il video omofobo di Silvana De Mari.
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