Sono quasi tutti dipendenti pubblici gli abusivi di CasaPound. E sono pure tutti benestanti
Oltre la metà dei residenti dello stabile occupato illegalmente dai fascisti di CasaPound risultano lavorare per il Comune di Roma, Regione Lazio e il Ministero dell'Economia. Tanto basta a sollevare il tema delle infiltrazioni fasciste nelle istituzioni e a dare una spiegazione sul perché sia stato possibile un abusivismo sfacciato e illegale durato 17 anni. Si apprende inoltre che il loro stipendio medio annuo si aggiri intorno ai 20/27.000 euro, sbugiardando la tesi dei neofascisti sul fatto che loro darebbero casa ad italiche «famiglie indigenti» e a «gente in difficoltà».
A questo punto bisognerebbe chiedersi anche se è normale che a gestire lo stato siano persone che si sono arricchite attraverso l'abusivismo e rubando la corrente elettrica per farsi pagare le bollette dalle persone oneste.