Zaira Bartucca insiste nel diffondere fake-news sugli autori di Gayburg
Non sappiamo perché la pubblicista Zaira Bartucca sia tornata a diffondere fake-news su Gayburg mentre insulta persone a caso. In mezzo ad una lunga serie di frasi che paiono pressoché sconnesse, la signora ricorre al classico vittimismo populista nello scrivere:
Lo squadrismo è tipico di chi scrive più di 40 articoli difdamatori. Nazisti e razzisti siete voi, che avete offeso me e il mio compagno ucraino (fosse stato africano, in ginocchio) e dopo pressioni di due settimane avete ottenuto qualche risposta infelice, come volevate
Da copione, la signora crea una falsa contrapposizione con gli africani per far leva sul suo ostentato razzismo. Una critica al co-direttore di una testata registrata presso l'Agcom diventa un attacco al suo compagno e dice pure che noi lo avremmo "offeso" osservando come lui incoraggiasse l'uccisione dei gay mentre sul loro sito sostenevano le purghe cecene dei gay non fossero mai avvenute. Inventarsi accuse di "razzismo" per un commento ad una esplicita minaccia di morte pare un po' azzardato, eppure lei scrive:
Davvero dice che non ci avrebbe menzionato mentre ci mette come hashtag dopo averci bloccato? E davvero crede che il suo inventarsi false notizie sugli autori di Gayburg fosse una fake-news da promuovere con urgenza presso i suoi amichetti omofobi?
Immancabili sono poi i suoi soliti insulti omofobi e il suo ricorso al bullismo, corredati al suo definire arbitrariamente come "diffamazione" ogni lecita opinione sulle sue opinabili teorie:
In quel suo scagliarsi contro tutto e tutti, la signora Bartucca parrebbe riferirsi a Gayburg mentre di lamenta che la Procura non ravvisi reati nelle idee contro cui lei avrebbe presentato denuncia:
Inutile a dirsi, il suo giurare il falso riguardo agli autori di Gayburg è un fatto che si commenta da sé,aggravato dalle mail del suo avvocato in cui minaccia denunce contro chiunque osi mettere in discussione quello che lei scrive.
Andrebbe poi osservato che ci siamo trovati a doverci occupare di lei solo perché, a fronte di chi ci accusa di reati, era doveroso spiegare che le accuse giungevano da una signora che s febbraio giurava che il suo Putiv avesse la «cura» del Coronavirus (anche se poi sappiamo com'è andata a finire in Russia) o che se ne va in giro a dire che Sky promuoverebbe «la pedofilia» perché promuove tolleranza verso gli adolescenti trans.
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