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Zan e Cirinnà sbugiardano la pedo-bufala rilanciata da Diego Fusaro e Zaira Bartucca

È nella giornata di venerdì che la giornalista calabrese Zira Bartucca ha iniziato a rilanciare sui social network uno screenshot che spacciava per il testo di legge contro l'omofobia uno degli emendamenti omofobi che nel 2014 venne presentato da Carlo Giovanardi per fare ostruzionismo. Forse era un test per valutare quanto avrebbe potuto fatturare se avesse abusato dei bambini vittime di violenze a sostegno dei reati d'odio, dato che trascorso la nottata a insultare chi l'aveva sbugiardata per poi pubblicare sabato un articolo in cui rilanciava tutte quelle insinuazioni pur omettendo l'emendamento che ormai si era bruciato sui social.
Lunedì, lo stesso screeshot è stato diffuso anche da Diego Fusaro, anche lui pronto a giurare che il contrasto alla pedofilia sarebbe stato intralciato dal contrasto all'odio omofobico, anche lui riproponendo l'emendamento Giovanardi del 2014 che fu depositato come ostruzionismo ad un'altra legge. E se i populisti devono mentire per "difendere" il loro odio, Monica Cirininnà (tesponsabile nazionale diritti del Partito democratico) e Alessandro Zan (relatore delle proposte di legge in materia di contrasto alla misoginia e all’omotransfobia) dichiarano:

Riceviamo segnalazioni allarmate in relazione a messaggi diffusi in modo massivo, secondo i quali la proposta di legge in materia di omotransfobia e misoginia avrebbe l’obiettivo di legittimare la pedofilia. Si tratta di una grave menzogna, una vera e propria fake news fatta circolare ad arte per seminare il panico.
I messaggi, che circolano soprattutto tra genitori, fanno riferimento, con tanto di foto, a un emendamento presentato nella scorsa legislatura al Senato – a fini provocatori e ostruzionistici – dal senatore Giovanardi. Sappiamo bene che le proposte di legge sono invece in discussione alla Camera dei deputati e che il senatore Giovanardi non è stato rieletto.
Sappiamo soprattutto che le proposte di legge in discussione non fanno in alcun modo riferimento alla pedofilia, reato gravissimo, ed è davvero assurdo doverlo precisare ufficialmente.
Così come è assurdo e gravissimo, in una democrazia, che si strumentalizzino in modo così meschino sentimenti nobili, come la protezione dei propri figli. Si tratta purtroppo do una strategia che abbiamo visto all’opera troppe volte, e che proviene dai settori più oscurantisti della nostra società.
Vogliamo però rassicurare i genitori, della cui buona fede non dubitiamo: non prestate orecchio a queste falsità, verificate la veridicità di notizie così palesemente false prima di conviderle e farle girare, anche quando vengono rilanciate da gruppi e soggetti apparentemente affidabili.
Il contrasto alle discriminazioni e all’odio misogino e omotransfobico protegge anche i vostri figli e le vostre figlie da episodi di violenza e bullismo. A tutte le famiglie italiane chiediamo piuttosto di aiutarci a costruire nel paese una cultura rispettosa delle differenze e della loro ricchezza.

Update. In quella consuetudine dei populisti ad attaccare sempre e comunque, Zaira Bartucca ha risposto al nostro articolo sostiene che l'odio da lei rilanciato sarebbe solo "opinione" e che lei non avrebbe mai parlato della legge Zan:


Se il nome da lei indicato come autore è come sempre FALSO, la signora tira espressamente in ballo quella legge nel suo testo:


E chissà perché mai i suoi stessi lettori associano quel suo discorso proprio a quella fake news, unica plausibile fonte del virgolettato presente nel titolo...


Ma è davanti a queste evidenze che la signora, sfoderando la sua consueta "educazione", la è terza insulti e invettive che ci informa che la citazione non sarebbe quella che i suoi seguaci avrebbero compreso, ma una imprecisata teoria di un imprecisato avvocato:


Se ovviamente la signora si è inventata affiliazioni a fantomatiche lobby quasi volesse ostentare come il suo "giornalismo" si basi sull'inventarsi le cose e pubblicare le illegalmente fotografie di minori, patetici è come la "professionista" tenti di negare l'evidenza sostenendo che lei parlasse di chi osa ricordare che la pedofilia non è reato se non si commettono violenze sui minori, esattamente come stabilisce la legge. Ed ovviamente nel testo citato quel virgolettato non ci sia.

Ma, soprattutto, lei insiste nel suo giurate che lei non stesse parlando del ddl Zan. Peccato sia stata lei a scrivere questo:


Come farà a non provare vergogna verso sé stessa?


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