Adinolfi rivendica il diritto di pregare contro i gay, ma invoca punizioni per chi osa contestarlo
Come prevedibile, il fondamentalista Mario Adinolfi ha deciso di schierarsi dalla parte del prete omofobo che organizza rosari blasfemi per cercare di togliere diritti ad altre persone e pregare a sostegno dei crimini d'odio. Usando la religione come pretesto per fomentare odio e chiedere leggi che impediscano agli altri di poter vivere in santa pace la propria vita, Adinolfi non si trattiene neppure dal suo egocentrismo e si mette a sbraitare che lui non tollera si possa dissentire da chi gli offre sale gratuite per vendere i suoi libri di propaganda contro i diritti civili:
Forse ignaro che una protesta non è una "intimidazione" nonostante a lui piaccia inventarsi false minacce, scrive pure:
Tralasciando di raccontare che il suo amico prete ha chiamato i carabinieri e che, davanti alla schedatura dei presenti, la sindaca li ha invitati a prendere i nomi anche di chi pregava a sostegno dei crimini l'odio, Adinolfi si inventa pure che:
Sempre distorcendo la realta e offrendo falsa testimonianza, è ricorrendo alla sua consueta disonestà intellettuale che aggiunge pure:
Insomma, siamo davanti ad un violento che rivendica "rispetto" per chi non rispetta il prossimo, soprattutto se lui potrà vantarsi con le sue figlie che babbo ha promosso quelle fantomatiche "terapie riparative" che hanno portato alcuni genitori omofobi a spingere al suicidio i loro figli, che lui ha strappato genitori ai bambini a lui sgraditi e che lui ha cercato di negare aggravanti a chi massacra di botte le vittime della sua campagna d'odio.