Diaco smaschera Adinolfi: dopo gli insulti, ha elemosinato un'ospitata per promuovere il suo libro
Sono ormai settimane che Mario Adinolfi sta mendicano visibilità attraverso il suo costante di una fantomatica «omosessualizzazione di Rai 1» che sostiene deriverebbe dalla mancata selezione dei conduttori in base al loro orientamento sessuale. Con la sua solita ferocia, il fondamentalista si era accanito soprattutto contro Pierluigi Diaco, contro il quale scriveva:
A fare il traino a La Vita in Diretta il mitico nuovo direttore giallorosso di Raiuno ha piazzato un programma imbarazzante per colonizzazione Lgbt, ovviamente condotto da un gay: Pierluigi Diaco. Il programma si intitola Io e Te, è bruttissimo, raffazzonato, scritto male e guidato peggio, non riesce ad arrivare manco al 10% di share, con momenti in cui letteralmente ci si vergogna per chi lo conduce come quando si dà spazio a tal ospite fisso Santino Fiorillo, che manco in una tv provinciale di terza categoria potrebbe aprire bocca e invece su Raiuno ha trovato il suo reddito di cittadinanza grazie ovviamente alla palese appartenenza alla nota lobby.
Neppure due settimane dopo quel delirio, Mario Adinolfi ha scritto a uno degli autori di "Io e Te" chiedendo di essere ospitato in trasmissione al fine di promuovere il suo nuovo libercoletto. A renderlo noto è il conduttore che, dal suo profilo Twitter, scrive:
Adinolfi promette di non essere aggressivo e dice di sognare grandi ascolti grazie ai suoi insulti gratuiti. E non è la prima volta che il sedicente "cristiano" si presta ad offrire falsa testimonianza per cercarne un profitto personale: già nel 2007 si fece riprendere mentre chiedeva a Cicciolina di mentire durante una intervista al solo fine di creare scalpore e far crescere i suoi ascolti.