I deliranti emendamenti di Lega e Fratelli d'Italia a sostegno dell'omofobia. Chieste esenzioni per le lobby integraliste e per i genitori che discriminano i figli gay


Nei mille emendamenti depositati contro il ddl Zan dall'estrema destra di Lega e Fratelli d'Italia, si passa dai soliti insulti che piacciono ai bulli padani sino a depravate richieste "tutela" delle fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità. Immancabili giungono anche i riferimenti alla pedofilia dato che i populisti amano associarla all'omosessualità per fomentare odio contro le minoranze.

Nell'articolo 1 della legge Zan, che estende le protezioni della Legge Reale-Mancino ai reati commessi per motivi "fondati sull'orientamento sessuale e l'identità di genere" a quelli già previsti razziali, etnici nazionali o religiosi, i leghisti propone di aggiungere che la protezione riguardi anche discriminazioni "fondati sulla stazza, il peso, il modo di parlare o di comportarsi, le abitudini alimentari, la provenienza geografica, la carenza di cultura e educazione, la carenza di igiene personale, la presenza di handicap evidenti, di menomazioni e di protesi".Chiedono poi di estendere la legge Mancino-Reale anche a chi ha “tratti fisici caratterizzanti, quali calvizie e canizie”, con le due prese in giro ripetute in formati quasi intendici decine di volte.
Il leghista Pagano vuole anche precisare inutilmente che "ai fini della configurabilità delle condotte dilettuose di cui alla presente legge, non sono considerati orientamenti sessuali la pedofilia e la pederastia". Ovviamente a considerarli tali è solo la propaganda neofascista, ma evidentemente il leghista vuole promuovere quella disinformazione a danno dei cittadini che da anni sono al centro della sua retorica d'odio.
Fratelli d’Italia propone invece un emendamento “salva omofobi” che prevede di esentare dalle sanzioni previste dalla legge Mancino “se le associazioni, il movimento o il gruppo operano con finalità di promozione della famiglia”. Una teoria assai curiosa dato che la signora dovrebbe spiegarci in che modo l'odio promuoverebbe la famiglia solo perch+ lei ama creare contrapposizioni propagandistiche. Si chiedono esenzioni anche se l’episodio omotransfobico si consuma “nell’ambito di relazioni inerenti la condivisione di percorsi di natura religiosa”, come nel caso di quelle sette che promuovono fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità che in molti casi portano i genitori a spingere al suicidio i loro stessi figli.
I proseliti di Giorgia Meloni vogliono salvare gli omofobi anche se discrimina all'interno di una “Onlus o realtà no profit”, chi opera “con finalità culturali”, “religiose”. Un particolare emendamento a firma Pagano propone una tutela “se il fatto è avvenuto nell'ambito di attività convegnistiche” come nel caso del Convegno delle Famiglie di Verona patrocinato dalla lega o in “ambienti universitari”, “scuole primarie e secondarie”.
Un emendamento leghista chiede che le aggravanti “sono escluse se il fatto avviene nell'ambito di relazioni familiari” o “relazioni parentali”. Quindi i leghisti asseriscono che un genitore, uno zio o un cugino siani esente dalle pene previste dalla legge in caso di istigazione o commissione di atti di discriminazione.
Se la giornata contro l'omofobia viene celebrata in occasione dell'anniversario della cancellazione dell'omosessualità dalle malattie mentali, Fratelli d’Italia propone di spostarla il 5 gennaio. Forza Italia chiede la soppressione della giornata.
Italia Viva invece propone l’abolizione della parola “genere” all'interno della legge.
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