Il leghista Luca Rossi esulta per il prolungamento della detenzione di Patrick Zaki
Luca Rossi, esponente della Lega di Modena, esulta per il prolungamento della detenzione di Patrick Zaki. Davanti allo studente arrestato per i suoi studi sul genere, il leghista afferma: «Esistono Paesi seri come l’Egitto che non si lasciano condizionare da ong. Bye Bye Zaky».
Andrea Bortolamasi (Pd) parla di «una frase che si commenta da sola. Una pugnalata, l’ennesima verso la famiglia, gli amici, il mondo accademico che si è mobilitato e chiede a gran voce la liberazione di un ragazzo incarcerato per la sola colpa di esser un ricercatore, di fare ricerca nel campo dei diritti umani e le politiche di genere. Sarebbe troppo facile chiedere le dimissioni da qualsiasi incarico politico, mi piacerebbe, ma rimarrà una vana speranza, che però chiedesse scusa a Patrick e alla sua famiglia e capisse quanto dolore e sofferenza possano causare affermazioni del genere, su un social, digitando comodamente da un divano mentre in Egitto un ragazzo rischia di morire in carcere, come Giulio Regeni».
Il segretario leghista non è nuovo al suo cercare visibilità mediatica con l'odio. Lo scorso dicembre, insultò una studentessa che aveva osato lamentarsi di essere stata fatta scendere dal bus per non avere spiccioli contati per pagare il biglietto mettendosi a sbraitare: «La studentessa deve avere i soldi contati, noi non siamo la cassa di un supermercato. Nessuno è tenuto, per regolamento, a scambiare soldi. Se una persona non conosce le regole e pretende di imporre le sue, può usare la bici o le gambe».