Jacopo Coghe indecente: ore pretende pure che i gay vengano obbligati ad incappare nei suoi insulti

Pare abbastanza evidente che la propaganda di Jacopo Coghe e della sua setta si fondi su ideali ispirati al suprematismo e all'egoismo. La sua retorica si basa sul promettete privilegi a chi avrebbe il "merito" di condividete le sue stesse pulsioni sessuali, spesso facendo leva su pregiudizi, populismo e disinformazione. Ma a non mancare mai è anche il vittimismo,la derisione delle vittime e la richiesta di privilegi che lui chiede siano negati alle sue vittime.
Davanti ad una semplice estensione per Chrome che segnala i contenuti potenzialmente omofobi al fine di risparmiare le vittime di odio dal rischio di imbattersi in insulti gratuiti, Coghe si mette a sbraitare che i gay gli mancherebbero di rispetto perché preferiscono non subire la sua violenza. Non male per il tizio che dice che l'odio sarebbe "libertà di espressione" mentre si batte contro l'educazione al rispetto nelle scuole. Ed è così che sui social scrive:


Magari Coghe ritiene che i suoi proseliti siano molto stupidi, ma parrebbe persino offensivo nei loro confronti il suo tirare in ballo una lecita estensione per un browser ad un progetto di legge contro i crimini d'odio. Inoltre il fatto che lui dica di non percepirsi come omofobo mentre tenta di danneggiare la vita di migliaia di cittadini non è indicativo: anche molti assassini e stupratori non si reputano colpevoli dei propri crimini, ma ciò non basta certo ad assolverli.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Provita onlus mistifica la sentenza dlela consulta e chiede a Valditara di imporre la discriminazione degli studenti trans
Secondo Coghe, l'aver messa incinta una donna lo legittimerebbe a impicciarsi delel vite altrui
Coghe e Pillon, compagni di complottismo a sostegno di Trump
Coghe insulta il Comune di Bologna per la loro difesa del diritto di scelta delle donne
Coghe contestato durante la sua manifestazione no-choice
Coghe non dica sciocchezze, il suo "eroe" non è stato arrestato perché omofobo