Palermo. Don Calogero D’Ugo usa l'omelia per fare un comizio a sostegno dei crimini d'odio
Pare che il fumo di Satana abbia davvero corrotto la Chiesa dato il numero di prelati populisti che sgomitano per offrire la loro falsa testimonianza contro il prossimo in nome della loro totale adesione alla propaganda creata dalla lobby di Toni Brandi e Jacopo Coghe. Questa volta è don Calogero D’Ugo, parroco a Palermo, ad aver trasformato la sua omelia in un comizio a sostegno dei crimini d'odio.
Davanti ai fedeli, il sacerdote ha iniziato a raccontare che estendere le aggravanti previste per i reati contro i cristiani anche alle vittime di omofobia sarebbe un «rischio gravissimo» perché «zizzania che verrà bruciata all'inferno dove c’è la dannazione eterna».
Dimostrando di non aver mai letto il testo di legge e dimostrando di non sapere che la norma è in discussione alla camera, il sacerdote ha proseguito sostenendo che «in Senato c’è una legge bavaglio che vogliono approvare, la legge Zan-Scalfarotto. È una legge che parla del reato di omofobia, cioè che se tu esprimi un parere contrario ai gruppi omosessualisti puoi andare in galera. Se tu dici “non sono d’accordo che due uomini adottino un bambino” puoi essere denunziato e processato. Se a scuola a tuo figlio vengono a fare educazione gender, che non vi sto qui a spiegare cos’è ma è andare contro la Natura che Dio ha creato, una madre che si ribella può andare sotto processo».
Ovviamente non è vero nulla di quanto il prete eterosessualista ha raccontato nella speranza che il suo fare terrorismo possa garantire impunità a chi commette reati contro le vittime della loro campagna d'odio: lui potrà continuare a dire che lui preferisce un padre pedofilo che fa turismo sessuale a due genitori gay e non finirà in carcere per questo. Diversa sarebbe la sua sorte se si inviasse i suoi parrocchiani ad andare in giro ad aggredire e picchiare i gay, anche se nulla cambierà il giudizio che Dio riserverà a questi signori che hanno creato odio e morte in nome del loro disprezzo per il creato.
Clicca qui per guardare il video.