Pillon da vomito: ora paragona gli omofobi agli ebrei deportati nel campi di sterminio

È da giorni che il senatore leghista Simone Pillon risulta strenuamente impegnato nell'isterica pubblicazione di messaggi a sostegno dei crimini d'odio. Ma dato che ai populisti piace tanto fare vittimismo, il leghista piagnucola che lui vuole "restare libero" di poter togliere la libertà agli altri in quella sua inclinazione a manipolare la realtà sino a spingersi a dichiarare che lui di sentirebbe perseguitato come quegli ebrei che alcuni suoi elettori sono ben felici siano stati deportati e uccisi nei campi di concentramento nazisti.


Il messaggio di Pillon fa riferimento ad un'estensione nata nel 2017 che permette alle vittime di odio di essere risparmiati da pagine che contengano insulti e offese contro di lui. Pare che il leghista se ne sia accorto con anni di ritardo e che ora voglia usarla per sostenere che i bambini debbano subire la sua feroci o lui si sentirà discriminato in quanto fiero omofobo che basa il suo fatturato sulla promozione dell'odio contro le minoranze.

In quella abitudine dei populistui a mettere i concittadini alla gogna per fomentare l'ofio dei loro haters contro chiunque esprima opinioni a loro sgradite, il senatore si mette pure a sbraitare istericamente che nessuno debba poter criticare chi prega blasfemamente contro i gay, magari inventandosi pure che pregare contro i gay significherebbe pregare "per la famiglia". Ma dato che Pillon opera per contro delle ricche lobby integraliste, non stupisce come la mandante di quel delirio sia la solita Maria Rachele Ruio, una di quelle che dice di voler "difendere la famiglia" mentre si assicura che suo figlio possa essere vittima di violenze se non risulterà conforme ai suoi pruriti sessuali:


Ed immancabile arriva pure il solito parroco di di Villamarina e Gatteo Mare, il quale offre la sua falsa testimonianza senza aver manco verificato se l'odio da lui vomitato sui social sia stato classificato come tale. Da prete che pare credere pià in Salvini che in Dio, il sacerdote scrive:


Ma questa gente non prova mai vergogna?


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