Salvini sceglie l'odio: «Ddl omofobia? Allora presentiamo anche legge contro eterofobia»
Era prevedibile che Matteo Salvini non si sarebbe perso l'occasione di deridete le vittime di omofobia con un qualche commento da bar, intenzionato a proporsi come quello che mangia ciliegie se si parla di bambini morti o che non si preoccupa dei gay picchiati per strada se lui cambia più fidanzatine che mutande.
Ed è così che il padano se n'è uscito con un: «Ddl omofobia? Allora presentiamo anche legge contro eterofobia». Già, perché forse il padano ama racconta alla sua figlioletta che esiterebbero eterosessuali che rischiano di essere picchiati o paesi che hanno la pena di morte per gli eterosessuali. E magari sosterrà pure che esistano centri promossi dalla sua Silvana De mari in cui alcuni giovani vengono spinti al suicidio perché i loro genitori vogliono "curare" la loro eterosessualità.
Sempre attraverso generalizzazioni da bar, il padano ha creato le due solite contrapposizioni, sbraitando:
Salvini all’attacco della Legge contro l’Omotransfobia: “pericolosa, un bavaglio, facciamone anche una contro l’eterofobia”
Gay.it / by Federico Boni / 2h
Depositato il testo base del DDL Zan contro l’omotransfobia, avrà ora inizio la discussione, nonché la conseguente battaglia parlamentare. Perché battaglia sarà, è evidente ed è doveroso ribadirlo, per compattarci tutti contro lo tsunami di disinformazione che monterà dai cattoestremisti d’Italia.
Matteo Salvini, leader leghista, è subito partito all’attacco.
Se questi passano il tempo smontando i decreti Sicurezza e occupandosi di fantomatiche leggi che, in realtà, sono leggi bavaglio, penso che sia un modo comodo per lavarsi la coscienza ma che sia una legge pericolosa per tutti, per gli omosessuali e per gli eterosessuali. Penso che l’Italia sia un Paese che non discrimina, perché penso che sia folle discriminare sul lavoro e a scuola, e penso che ci siano già tutte le sanzioni possibili e immaginabili. Il rischio di sconfinare nell’ideologia sia troppo elevato quindi, per quello che mi riguarda, se viene picchiato e discriminato un omosessuale e un eterosessuale la via è la galera. Non c’è il pestaggio più grave o l’insulto più grave rispetto a un altro, perché a questo punto noi presentiamo un bel disegno di legge contro l’eterofobia. Perché se vengo preso a schiaffi io, non vedo quale sia la differenza rispetto a che venga preso a schiaffi qualcun altro. Il dramma è che questo governo cerca di stare insieme nel nome dell’antileghismo e del pregiudizio ideologico sul nulla.
Lui è certo di rischiare di essere aggredito perché etero quanto un gay rischia di essere picchiato a sangue se prende per mano il suo ragazzo? Di certo c'è solo che il padano sta sempre dalla parte dell'odio e pare non avere un'anima mentre si mostra disposto a sacrificare vite umane pur di cercare profitti dall'odio e dalla discriminazione.
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