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Svolta al ribasso per la legge contro l'omofobia: il nuovo testo pare tutelare più i carnefici che le vittime

In Italia i gay non si possono sposare, devono accontentarsi di un'unione civile in virtù di come la setta di Jacopo Coghe dica che a lui spetterebbe un privilegio esclusivo che deriverebbe dalla sua ostentata passione per la penetrazione vagliale. Le famiglie gay gay vengono definire «formazioni sociali speciali» perché la setta di Jacopo Coghe sostiene che la parola «famiglia» spetti unicamente ai maschi eterosessuali che provano piacere sessuale nel penetrare vagine. Ed ora pare che anche la legge che dovrebbe difendere le minoranze dai crimini d'odio verrà svuotata attraverso una clausola volta da Jacopo Cogeh che mira a identificare l'odio come una presunta «libertà di espressione». Insomma, nonostante Jacopo Cogeh goda di ampli privilegi, la sua attività mira a danneggiare e rovinare la vita di migliaia di persone.
Ed è così che il nuovo testo della legge contro l'omofobia si profila come un insulti alle vittime, includendo una clausola volta da Forza Italia che introduce un'assurda “clausola salva-idee” che, nonostante la legge non prevedesse alcun reato di opinione, precisa che «ai fini della presente legge è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte». Ed è così che l'omofobia viene presentata come una "libertà di scelta" protetta dalla legge.


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