Tempi sostiene che Gandolfini abbia ricattato Berlusconi per ottenere un voto contrario al ddl Zan
Forza Italia avrebbe annunciato un voto contrario al ddl Zan per il contrasto ai crimini omofobici perché Massimo Gandolfini avrebbe ricattato Berlusconi. È quanto dichiara il sito ciellino Tempi.
Il sito integralista sostiene che Berlusconi avrebbe annunciato un voto contrario alla legge nonostante l'inserimento di quel loro odioso emendamento che introduce la pericolosa teoria per cui l'odio e la discriminazione dovrebbero essere ritenute "libertà di sciela" dietro ricatto:
Cosa è accaduto tra le dichiarazioni di Costa, la riformulazione dell’ormai celebre “clausola salva-idee” messa a punto dal relatore Pd Alessandro Zan che avrebbe consentito ai forzisti di votare il provvedimento, e l’uscita di Berlusconi? Una serie di appelli, tra cui spicca quello di Massimo Gandolfini, che ha richiesto a Berlusconi di intervenire personalmente «per evitare il rischio di una grave frattura fra il suo partito e il popolo del Family Day» e la distruzione di «princìpi e valori di libertà iscritti nelle nobili origini di Forza Italia». Gli stessi prncìpi fondanti a cui ha fatto riferimento il Cavaliere parlando di tutela della famiglia mentre veniva annunciato che il ddl non approderà alla Camera il 27 luglio come previsto, ma slitterà di almeno una settimana.
Pare interessante come i fondamentalisti amino ripetere che l'odio sarebbe "Libertà" e che la discriminazione "tutelerebbe la famiglia" in quel loro opporre i gay alle famiglie in cui sono nati. Ma si sa che a questa gente piace ripetere le loro bugie populistiche mentre si battono contro la vita, le famiglie e la dignità di interi gruppi sociali
Nell'immancabile intervista, Gandolfini dice che lui non si accontentava di un inutile emendamento inserito per soddisfare le sue pretese in cui si affermava che «ai fini della presente legge è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte». Dice infatti che lui non tollera che l'istigazione all'odio possa essere punita:
Si tratta di un’assurdità fin dalla formulazione. «È consentita la libertà di opinione»: ma siamo impazziti? La libertà di opinione è un diritto costituzionalmente tutelato, e dire che un diritto costituzionalmente tutelato “è consentito” è un assurdo giuridico e sa tanto di polizia politica e di dittatura che “per sua grazia” concede qualcosa. Sia ben chiaro: l’emendamento non cambia nulla della sostanza profonda del disegno di legge Zan. La clausola della cosiddetta “istigazione all’odio” continua a consegnare un potere abnorme nelle mani dei magistrati che di fronte alla stessa affermazione potranno giudicare in maniera opposta. E resta l’idea che nella descrizione dell’umano non ci siano due generi ma ci sia “l’identità di genere”. E questo è assolutamente inaccettabile.
Tradotto, lui dice che le persone transessuali non devono avere tutele perché lui le odia e non tollera si possa punire chi cerca di rovinare le loro vite attraverso ingerenze. Nulla è fatto per qualcosa, tutto è fatto contro qualcuno.
Si passa poi ad inverosimili aneddoti che fomentano odio nella loro poca credibilità:
Due giorni fa mi telefona un amico in panico: affitta una stanza con tre posti letto in una famosa città universitaria. Ebbene, due di questi posti sono già stati assegnati a due studentesse quando si presenta un uomo dichiarandosi donna che vuole il terzo letto. Rispettosamente il mio amico ha rifiutato ma era preoccupato: che cosa scriveranno questi giornali se una volta approvata la legge quell’uomo si presenterà in una redazione a denunciare la discriminazione o andrà da un avvocato? Scriveranno che il mio amico ha esercitato la sua libertà di pensiero? Quanto meno la gogna non gliela leva nessuno, sempre che non finisca nel penale.
Ed è così che Massimo Gandolfini afferma che i giornalisti dovrebbero scrivere che:
Che questa legge getta le persone che non ne condividono il pensiero nella precarietà più assoluta esponendole a una condanna e alla negazione paradossale dei propri diritti civili, dal ritiro della patente al passaporto. Io faccio conferenze in cui continuo a sostenere che l’utero in affitto è incivile, abominevole ed è una bieca forma di sfruttamento del corpo femminile: vigente la legge Zan potrei fare le stesse affermazioni uscendo indenne da questa forca caudina?
Quindi lui dice che vuole poter continuare a fomentare odio raccontando balle sulla libertà di donne che dovessero decidere di essere madri per terzi, sbraitando che lui esige che la legge imponga quello che vuole lui. Ed è dall'altro del suo aver potuto adottare decine di figli nonostante sia opinabile che dei poveri minori siano sottoposti ad un genitore fondamentalista che vuole imporgli cosa dovranno fare nei loro letti, aggiunge:
Ma la ratio della legge non è questa, non è in gioco la discriminazione degli omosessuali (che per altro è già possibile punire con gli attuali strumenti legislativi), bensì la possibilità di imbavagliare chi non condivide un pensiero preciso in materia di filiazione, identità sessuata, genere, genitorialità. Chi crede che sia una buona norma è condizionato da un principio che viene stravolto ed è menzognero all’origine.
Ed ancora, dice che i gay sarebbero contrari al ddl Zan perché riconoscerebbero che il suo provare attrazione per le donne sia un merito che debba garantirgli il privilegio di poter adottare figli mentre cerca di strapparli alle coppie che lui odia:
Mentre la commissione Giustizia della Camera iniziava l’esame, il Centro studi Livatino ha scoperto che il testo unificato del deputato Pd contiene norme già introdotte in fase di conversione del decreto Rilancio. Che c’entrano gli omosessuali con le misure per fronteggiare l’emergenza Covid?
C’entrano perché vengono strumentalizzati. Prova ne è che una larga fetta del mondo omosessuale è assolutamente contrario al testo Zan così come una larga fetta del mondo di cultura comunista, liberale, femminista, radicale. Chiunque si dica libero e sa leggere capisce che la legge e le minoranze che si picca di tutelare vengono usate strumentalmente per imporre un pensiero unico. Che non ha scrupoli a fare uso manipolatorio della legge di conversione di un decreto contenente misure urgenti per fronteggiare una pandemia: l’articolo che stabilisce il finanziamento alle associazioni lgbt per prevenire discriminazioni e violenze per motivi collegati all’orientamento sessuale e all’identità di genere del testo Zan è stato preso, copiato, incollato e approvato nel decreto Rilancio, cioè in maniera surrettizia e con un decreto che con il tema non ha nulla a che fare. Quando ho denunciato il raggiro in commissione Affari sociali mi è stato risposto che le cose non stanno così, che occupandosi di Covid il decreto Rilancio doveva occuparsi degli lgbt. Perché? Perché senza nessuna statistica, numero, prova è stato affermato che le discriminazioni verso gli omosessuali durante la pandemia hanno subìto un drammatico rialzo. Affermazione che non ha nessun riscontro ma è utilizzata per raggirare il popolo italiano e il parlamento che dovrebbe rappresentarlo.
In realtà esistono decine di riscontri, ma un tizio che nega l'esistenza dell'omofobia pare non voler vedere ciò che non è utile al suo tornaconto. Ed è da vomito la domanda finale e la relativa risposta:
Molti parlamentari che sostengono il ddl hanno dichiarato che le vostre manifestazioni saranno le ultime che potrete tenere prima di essere accusati e puniti per omofobia. Perché la gente dovrebbe essere allarmata e unita contro questa legge quando è chiaro che punta a mettere il bavaglio solo a voi?
Perché è illiberale, liberticida e discriminatoria, perché istituisce un nuovo reato di opinione, perché lascia enormi spazi di interpretazione alla magistratura, perché strumentalizza le persone e raggira il parlamento. Farà male al paese e alle nuove generazioni, chiunque si dice libero ha la responsabilità di fermarla. Un appello a chi ama la democrazia: guardate in faccia i partiti che stanno sostenendo questo ignobile tentativo antidemocratico, ricordatevene quando sarà il momento.