Berlusconi torna ad attaccare il ddl Zan: parlando di «legge inutile e pericolosa»
È dalle pagine del quotidiano di Maurizio Belpietro che Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare il ddl per il contrasto all'omofobia sulla base delle teorie inventate da Massimo Gandolfini. Nonostante il testo di legge non preveda alcun reato di opinione, è ripetendo gli sloagn delle ricche lobby integralista sostengono che il leader di Forza Italia ha dichiaratop: «Questa nuova legge è al contempo inutile – perché già le leggi esistenti colpiscono ogni forma di discriminazione – e pericolosa, perché può essere interpretata in modo da istituire veri e propri reati di opinione. Un conto è discriminare o usare violenza verso qualcuno, un altro conto è vietare per esempio di esprimere opinioni contrarie alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, o impedire di proporre uno stile di vita e un modello di famiglia fondato sull’unione stabile di una donna e un uomo. La liceità di queste opinioni verrebbe affidata alla discrezionalità di un giudice. Questo per un liberale è evidentemente inaccettabile».
Caos vuole che la Legge Reale-Mancino esiste da anni e absta ascoltare un qualunque comizio leghista per comprendere che la condanna dei reati d'odio non impedisce a Salvini di cercare fatturato da una retorica contro la vita, l'esistenza e la dignità degli stranieri.
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