Ferdinando Tripodi. Il "gay di destra" dice si sentirsi "insultato" dalle opinioni altrui
Abbiamo semplicemente raccontato di come il populista Ferdinando Tripodi abbia affiancato Giorgia Meloni durante una manifestazione contro il ddl Zan. Abbiamo dato conto delle delle sue dichiarazioni pubbliche contro il Pride e abbiamo spiegato come lui pretenda che ai gay sia vietato l'accesso alle adozioni. Eppure, semplicemente riportando le sue parole virgolettate, ci ritroviamo a subire pubbliche accuse di imprecisati "insulti". Mettendo in copia i suoi leader di riferimento, è dal suo profilo che scrive:
Se ribadiamo che troviamo curioso osservare come il tizio che accusa i gay di ostentare il proprio orientamento sessuale inizi le sue frasi proclamandosi "omosessuale" prima di ogni sua dichiarazione contro i diritti dei gay, ci piacerebbe sapere in che modo sarebbe stato "insultato" dato che dovrebbe essere felice di veder riportate le sue teorie, sempre che non voglia riservare ad una cerchia di estremisti che possa plaudirlo anziché esprimere pareri critici al riguardo. Anche perché è un po' buffo che a dirsi "insultato" sia un tizio che insulta i gay attraverso messaggi come questo:
Inoltre è curioso attribuisca sommariamente l'opinione di Gayburg ad una intera comunità nel momento stesso in cui Gayburg non si è mai posto come espressione di chicchessia se non di chi ha scritto un singolo pezzo. Par dunque gravemente diffamatorio il suo sostenere pubblicamente che un'intera comunità dovrebbe rispondere delle opinioni dei singoli mentre lui non risponde dei preti pedofili che applaudivano dalla fila delle autorità al congresso anti-gay organizzato in Lombardia dalla sua Lega.
Passa così a sostenere che l'omofobia sarebbe una lecita "opinione" perché a lui non darebbe fastidio essere chiamato "fr*cio":
Peccato che tutto ci porti a ipotizzare che lui voglia "difendere il diritto di esprimere la propria opinione" a meno che quell'opinione non gli piaccia, in caso contrario ci informa che lui ritiene i gay come degli "osceni pagliacci" mentre si sentirebbe "insultato" da chi è critico verso le sue posizioni. Ed il fatto che a lui non dia fastidio essere chiamato "fr*cio" non significa che gli altri debbano subire quegli insulti solo perché lui non ne sarebbe infastidito.