Storia -

L'esordio dell'editoria gay

Da sempre la comunità gay ha cercato di dare risposta alla loro esistenza dinnanzi al disprezzo di una società che li perseguitava, incarcerava e condannava a morte. Ed con l'avvento della stampa che a fine Ottocento nacquero anche le prime riviste dedicate al mondo gay.
La prima fu creata da Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), considerato anche il primo “militante” omosessuale della storia. Nel gennaio 1870 fu lui a stampare primo periodico omosessuale della storia: si intitolava “Uranus” ma uscì in un unico numero.
Intanto il primo gruppo omosessuale della storia, ossia il “Comitato scientifico-umanitario” tedesco diede alle rotative il "Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen", ossia un'opera di rigorosa serietà scientifica. Poi nel 1899, rivista anarchica "Der Eigene" si trasformò in un periodico di cultura a tematica omosessuale, venendo stampato sino al 1933.
L'editoria omosessuale si diffuse principalmente nei Paesi di lingua lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera) e solo nel primo dopoguerra passarono dall'essere rivolti a una élite ad una fioritura di testate rivolte al grande pubblico. La reazione sociale contro quei periodici fu durissima: li si accusò di corrompere i giovani e la si rese indisponibile in numerosi stati. Nella stessa Germania il clima si fece più restrittivo a partire dal 1928, con l'avvento della “Legge per la protezione della gioventù” che costrinse alla chiusura numerosi periodici. Poi il nazismo annientò l'editoria omosessuale a partire dal 1933.
Per la sua rinascita si dovettero attendere gli Cinquanta, quando a dominare il dibattito iniziarono ad essere i periodici in lingua inglese e francese.

La prima pubblicazione italiana fu l'“Archivio delle psicopatie sessuali”, fondato da un brillante docente d'antropologia criminale napoletano, Pasquale Penta (1859-1904). La rivista venne stampata solo nel 1896, ma bastò quel breve periodo per attirare le firme dei più importanti studiosi e dei militanti omosessuali di tutta Europa. Ad adottare un simile approccio du anche la “Rassegna di studi sessuali”, lanciata nel 1921 da Aldo Mieli (1879-1950) con l'intenzione di farne il nucleo di partenza per la nascita d'un movimento di liberazione sessuale ed omosessuale. Il fascismo lo stroncò nel 1928 e Mieli espatriò.

Fonte: Wikipink


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