Le false accuse inventate da Zaira Bartucca scateno nuove minacce a firma dei suoi seguaci
Non pare normale un Paese in cui ci siano persone che dichiarano pubblicamente di voler uccidere qualcuno sulla base delle fake-news inventate di sana pianta da una signora che dice di essere iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Lazio con tessera numero 152071. Eppure è in calce alle false accuse di pedofilia pubblicate da Zaira Bartucca che un suo proselitio annuncia di voler fare «giustizia privata» qualora la Procura dovesse riconoscere la falsità di quanto sostenuto dalla populista:
Ciò rende ancor più grave come la signora Zaira Bartucca abbia calpestato ogni norma sulla privacy attraverso la sua diffusione di indirizzi e fotografie del ragazzo che si è inventata lavorerebbe con noi, con tanto di messaggi in cui il suo co-direttore si è premurato di comunicare quei dati ai gruppi neofascisti organizzati. Ed è gravissimo che la signora si diverta ad inventarsi false accuse infamanti, col rischio di poter essere causa di pestaggi, aggressioni e omicidi nei confronti delle vittime della sua disinformazione.
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