L'incessante campagna diffamatoria di Zaira Bartucca. Ora spunta pure l'"avvocato sovranista"
All'interno della campagna diffamatoria organizzata da Zaira Bartucca contro Gayburg, tra le centinaia delle centinaia di messaggi diffamatori che la populista continua a pubblicare in rete 16 ore al giorno che incontriamo anche un tale che si definisce «avvocato sovranista». Senza spiegarci l'origine delle sue affermazioni diffamatorie, quel tale si è messo a sostenere in riferimento a noi che qualcuno voglia ritenere la pedofilia un «orientamento sessuale» mentre lui esige che sia populisticamente definita «reato» nonostante la legge dica altro (senza valutazioni di sorta, è un dato di fatto che ad essere reato non è la pulsione in sé ma una serie di comportamenti, come la pedopornografia o l'abuso di minore).
Senza spiegarci su quali basi giuridiche l'autoproclamato «avvocato sovranista» abbia deciso che noi dovremmo poter essere definiti «deficenti» senza che tale asserzione rientri nel reato di diffamazione, inizia ad insultarci parlando di dichiarazioni che noi non abbiamo mai fatto. Si può leggete tutto il nostro sito e al massimo ci troverete a ribattere a quella Zaira Bartuicca che tentò di spacciare per legge Zan un emendamento omofobo di Giornavardi in cui si sosteneva proprio che la pedofilia potesse essere ritenuto «orientamento sessuale», ma anche in quel caso abbiamo espressamente osservato come tale asserzione fosse una boiata di immani dimensioni. Chiederci di rispondere ci ciò che ha affermato Giovanardi durante la scorsa legislatura sulla base della propaganda di certe organizzazioni omofobiche solo perché Zaira Bartucca ama inventarsi cose a caso pare assurdo, eppure è con toni aggressivi che su Twitter scrive:
Esatto, nel mondo depravato di Zaira Bartucca, pare che chiunque si senta legittimato a inventarsi accuse a caso per poi mettersi a fare il prepotente dicendo che loro non vogliono si possa ribattere a quelle accuse diffamatorie. A detta loro, se Zaira Barticca si inventa accuse infamanti, la vittima deve tacere mentre loro la insultano e la molestano sulla base di una menzogna.
Il bello è che ad accusarci di non voler far curare i pedofili è un supporter di quella Zaira Bartucca che si scaglia contro chi chiede distinguo proprio per curare i pedofili ed impedire che dalla pulsione possano passare ai fatti, dimostrando come le loro accuse siano fondate unicamente sullo scrivere parole a caso senza alcuna attinenza alla realtà.
Ed è proprio sulla base di quelle false accuse che la giornalista interviene per diffondere i falsi nomi che si è inventata di sana pianta sarebbe il proprietario di Gayburg (ma in realtà noi manco conosciamo il poveretto che lei perseguita da mesi), proponendo post scritti da altri e portando alcuni suoi proseliti stabilire che noi saremmo «pedofili» sulla base di un costrutto falso basato su falsità:
Il bello è che la populista ci accusa pure di "perseguitarla" solo perché replichiamo e sbugiardiamo le false accuse infamanti che lei si diverte a inventarsi. E sinceramente ci auguriamo che la Procura possa intervenire al più presto per fermare una stalker che trascorre le sue intere giornate a insultarci, diffamarci e perseguitarci con le sue fake-news.
E chissà se la signora che si inventa false "ammissioni" quasi credesse davvero alle bufale che ha pubblicato possa provare a fare uno sforzo mentale per capire che a tirarci in causa non siamo stato noi ma lei: i commenti che pubblica indicavano noi come soggetto della frase anche se poi veniva tirata in ballo la bufala che lei ha messo in circolo e di cui ci auguriamo possa al più presto doverne rispondere davanti alla magistratura.