Nel Friuli leghista, il responsabile della Protezione Civile vuole organizzare «squadroni della morte» e «forni crematori» per bruciare gli immigranti


Mentre il leghista Antonio Calligaris ci informa che lui non si farebbe problemi a sparare ai migranti, il responsabile della Protezione Civile di Grado, Giuliano Felluga, annuncia la l'intenzione di costituire degli «squadroni della morte» incaricati di bruciarli vivi con la benzina.
La sua proposta pare dunque quella di ripristinare gli stermini nazisti come risposta alla protesta scoppiata all'interno dell'ex caserma Cavarzerani per la quarantena imposta dal sindaco leghista Pietro Fontanini dopo che il Comune ha collocato nella struttura tre persone infette da Coronavirus ed ha imposto restrizioni a chi godeva di ottima salute.

Attraverso il suoi account social, il dipendente pubblico friulano ha dichiarato:




Per lui è scattata la sospensione, mentre si è difeso sostenendo si sia trattato di «uno sfogo senza pensare». Eppure tutto lascia pensare a un progetto politico ben preciso, dove la dalla propaganda anti-migranti della Lega si è passati agli «squadroni della morte» e ai «forni crematori».
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