Rispunta il nome di Zaira Bartucca dietro le nuove minacce dei populisti
Come sempre c'è Zaira Bartucca dietro alle costanti minacce di querele con cui i populisti vogliono ridurci al silenzio, cercando ritorsioni contro ogni opinione che contrasti col loro pensiero unico. Non male per la giornalista populista che oltre pubblicare notizie false ed inventate di sana pianta, ama anche raccontare che i reati di matrice omofoba sarebbero "libertà di opinione". Questa vota scrive:
Il video proposto è la solita accozzaglia di insulti e offese gratuite, con un populista che pare offeso dalla pubblicazione dei messaggi che ci sono stati segnalati dai nostri lettori (noi, sinceramente, manco sapevamo chi fosse). La tesi sostenuta è che avrebbe ragione lui perché lo dice lui. Ovviamente non manca la solita minaccia di querele, con tanto di un esplicito invito a non occuparci di quello che dicono i populisti attraverso i loro canali di propaganda.
Fa un po' ridere che a dire di volerci denunciate sia un signore che difficilmente potrà provare che il suo dire che «chi scrive per Gayburg ha pochi neuroni» o che noi saremmo come «bambini complessati» solo perché non siamo uniformati al suo pensiero unico sia un'opinione e non una diffamazione.
Non meno comico è come questo signore voglia anche sostituirsi ai giudici dicendo che lui ha deciso che il nostro diritto di opinione sarebbe reato e che noi saremmo persone che agirebbero «impunite» in virtù di come lui paia ignorare che nessuno può essere ritenuto colpevole sino a prova contraria. E non va meglio col suo utilizzare il nostro orientamento sessuale per screditarci davanti ai suoi proseliti, nonostante sua un fatto irrilevante riguardo al tema e nel suo parlare di «fango arcobaleno» dovrebbe spiegare ai suoi proseliti dove starebbe il fango e che c'entrerebbe l'arcobaleno.
L'impressione è che questi signori vogliano ridurci al silenzio attraverso azioni legali contro ogni opinione a loro sgradita, facendo capire che chi non vuole grane deve subire in silenzio la loro agenda e la loro invasione ideologica.
Intanto la populista continua a diffanarci, plaudodo a quel suo proseliti che afferma che ci oppone alla "gente per bene" mentre inneggia alle campagne diffamatorie della sua procaccice di notizie false:
Ma quanto odio deve animare quella diffanatrice che racconta notizie false e si inventa pure i nomi che dice si trovrrebbero sui registri (ovviamente giurando il falso)? Ma quando la radiano?