Varsavia, tra bandiere rainbow date alle fiamme ed attiviste arrestate per «offesa alla religione»
Nella Polonia che tanto piace a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, l'emergenza omofobia è sempre più tangibile e preoccupante. Quasi non bastassero le città che si autoproclamano aree "lgbt free", ossia in cui i neonazisti sostengono di aver cacciato chiunque non sia eterosessuale, la marcia dei 76 anni della Rivolta di Varsavia è stata caratterizzata da insulti omofobi e bandiera rainbow date alle fiamme.
E se le manifestazione dei gruppi neonazisti sono aberranti, non va meglio con le autorità governative. La polizia ha infatti arrestato Łania e Margot, due attiviste collettivo polacco Stop Bzdurom, con l'accusa di «offesa alla religione» per aver messo delle bandiere arcobaleno su dei monumenti a Varsavia. Nel manifesto associato al gesto, il gruppo rivendicava:
Non chiederemo pietà, non chiederemo rispetto e comprensione – si legge – Siamo una voce troppo piccola per essere ascoltata, troppo piccola per dire qualcosa. Silenziati dai nostri stessi genitori. Stanchi di combattere con il mondo ogni giorno. Abbiamo imparato ad essere educati e il gioco imposto della normalità. È la nostra manifestazione della nostra differenza questo arcobaleno. Finché la bandiera scandalizzerà qualcuno e sarà “inappropriata”, promettiamo solennemente di provocare. Questa città è anche nostra. Fott***vi ignoranti.
A detta del primo ministro polacco, quell'azione andrebbe ritenuta del associabile alla «barbarie di Hitler». Il vice ministro della giustizia Sebastian Kaleta, ha invece sostenuto che un gruppo di militanti LGBT profanava numerosi monumenti» e che «il milieu LGBT rappresentava una certa ideologia che mirava a valori patriottici e cristiani». Da qui la sua decisione di incaricare la polizia di sostenere che il cristianesimo sarebbe omofobia e che dunque la dignità umana predicata da Gesù offenderebbe la sua religione.
E mentre le due attiviste sono state arrestate per coercizione diretta, la polizia di Varsavia ha pubblicato su Twitter un messaggio in cui annuncia che «trattenere gli altri è solo una questione di tempo».