Zaira Bartucca rilancia: «Probabile che a Google Italia ci lavorano tanti amichetti pedofili del gruppo Gayburg»


Mentre la giornalista populista Zaira Bartucca puagnucola che la vogliono denunciare, sul suo prifilo rilancia chi sostiene che noi e i dipendenti di Google saremmo "pedofili":


Ed ancora:


Il messaggio è incluso nel solito thread complottista in cui la troviamo a sbraitare contro tutti:


Sempre minacciandoci e dicendo che lei farà punire chi sbugiarda le sue bufale, è premurandosi di decontestualizzare i messaggi che la signora Bartucca scrive anche:


Che dire? Le solite false accuse di pedofilia e le solite minacce di ritorsioni contro la libertà di parola. E se lei si sente paragonata ad una pedofila, forse è lei a doverci dire perché si senta chiamata in causa.

Ed ancora, facendo finta che ogni nostro articolo non dia una risposta ad una qualche decina di suoi messaggi diffamatori, la signora scrive pure:


Ma come? Non era il suo fidanzatino extracomunitario a comunicare ai gruppi neofascisti i falsi noni che Zaira Bartucca si era inventata di sana pianta? Non è lei che mette alla gogna chi la contesta pubblicando nomi, fotografie, indirizzi e numeri di telefono?
Su quali basi giornalistiche afferma che chi deve perdere tempo a rispondere alle sue aggressioni e alle sue bufale sarebbe "maniaco psicopatoco"? E come si permette di accusarci di crimini in quell'ennesima riprova della sua propensione a inventarsi le cose?

Immancabile riparte poi il solito attacco squadrista ordinato dalla "giornalista" che vuole farla pagare a chi dice la verità contro le notizie che lei si inventa di sana pianta:


Poi, secondo copione, ripartono i soliti insulti basati sulla più depravata omofobia (peraltro fomentata da quella "giornalista" che sul suo sito ospita un'intera sezione dedicata alla propaganda anti-gay):


E questa si lamenta pure se denunciamo lo shitstorm da lei organizzato? Davvero?
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