Gli ortodossi mettono a frutto l'omicidio di don Malgesini per inneggiare alle destre populiste


È il solito sitarello di propaganda populista gestito da Zaira Bartucca a pubblicare un articolo scritto dal solito ortodosso che usa i morti per farsi portatore della parola di Salvini. Sostenendo che un ragazzino ucciso da due razzisti debba essere contrapposto ad un sacerdote che potrebbe essere stato ucciso da un suo assistito sulla base di dinamiche ancora da accertare, tale monsignor Filippo Ortenzi (che si presenta come vescovo della Chiesa Ortodossa Italiana) scrive:

A Como è stato ucciso un sacerdote cattolico, don Roberto Malgesini. Ma ucciso da chi? La stampa, tutta presa dalla narrazione in chiave antisovranista del caso Willy – il ragazzo italiano di origine capoverdiana ucciso da due balordi, spacciatori e amanti delle arti marziali con tanto di reddito grillino di cittadinanza – è rimasta spiazzata dall’accaduto e, non potendo nascondere del tutto la notizia, ha cercato di non darle risalto, e casomai di nasconderla.

Si parte col sostenere che la stampa nasconderebbe le notizie, si afferma che il reddito di cittadinanza approvato con i voti della Lega sarebbe grillino e si sostiene che la vita di un ragazzo di colore sia un affronto al "sovranismo". Ed ovviamente l'immigrato diventa subito l'assassino accertato, nonostante la Cotituzione preveda che si sia innocenti sino a prova contraria e nonostante l'uomo abbia ritrattato l'iniziale ammissione dichiarando di essere estraneo ai fatti. In altre parole, i giudici non hanno ancora capito la reale dinamica ma il vescovo ha già emesso la sua condanna a morte.

Ben presto si passa a quello che appare come l'unico aspetto che pare interessargli, ossia il fatto che la persona accusata di omicidio sia tunisina e dunque utilizzabile per poter inveire contro tutti i migranti:

Sia la polizia che la magistratura “democratica” si sono ben guardati di applicare e rispedire al mittente detto signore. L’assassino si chiama Radi Mahmoudi, è tunisino e di religione islamica. Ovviamente, che sia musulmano è stato completamente omesso dalla stampa, non fosse mai che qualcuno pensi abbiano ragione colore che denunciano l’invasione afro-islamica favorita dalle sinistre e dall’eretica Chiesa catto-comunista vaticana. O i complottisti che denunciano il piano Kalergi o l’attività della Open Society Foundation del magnate liberal George Soros, per favorire l’immigrazione clandestina, la sostituzione etnica dei popoli cristiani ed europei e la creazione di un esercito di schiavi al servizio della plutocrazia mondialista, della Trilaterale e del Gruppo Bilderberg. Non sia mai.

Dopo aver recitato tutta la solita spatafiata populista contro gli stranieri che ci invaderebbero e sui cristiani che sarebbero superiori a loro a meno che non siano cattolici, arriva la consueta macchina del fango volta a insultare l'immigrato e a cercare di accostare gli islamici al terrorismo islamico:

Il signor Radi Mahmoudi, uno spiantato che viveva in un dormitorio pubblico grazie all’aiuto di organizzazioni cattoliche come la Caritas, aveva il terrore di tornare in Tunisia, dove sicuramente per vivere avrebbe dovuto lavorare, mentre in Italia ai clandestini un letto e un pasto caldo non lo nega nessuno. Nel suo fallimento come uomo che a 53 anni non è stato in grado di costruire nulla, l’unica ancora di salvezza sarà stata l’Islam, che in Occidente è rappresentato dalle sue correnti più estreme.

Sempre raccontando la storiella per cui i migranti vivrebbero a spese dei poveri populisti, il sacerdote ortodosso afferma che il presunto assassino sarebbe «riuscito a realizzare il suo sogno di rimanere in Italia a spese del popolo italiano in un confortevole carcere dal quale, se ne avrà voglia, tra qualche anno potrà tranquillamente evadere col permesso premio del magistrato democratico di turno».
Immancabile è anche il trafiletto anti-Berogno, in cui l'ortodosso afferma che «papa Francesco non ha parlato dell’assassino come di un clandestino (per lui usa il termine migrante) ma di un bisognoso. Di conseguenza, non sarebbe politicamente corretto condannarlo all'ergastolo e pretendere che sconti tutta la pena».
Insomma, un proclamo da cui dovremmo dedurre che Gesù doveva essere molto poco "cristiano" nel suo invito all'accoglienza quando c'è sempre un qualche ortodosso che vuole creare divisioni mentre inveisce con i più poveri che osano ambire ad una vita migliore. E cosa c'è di meglio di un caso di cronaca da poter svuotare da tutte le reali circostanze per inveire contro un intero gruppo sociale?
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