I vescovi polacchi promuoveranno e finanzieranno fantomatiche "cure" dell'omosessualità


La Conferenza episcopale polacca propone di creare centri di "consulenza" che beneficino dell'aiuto della Chiesa o delle sue strutture al fine di "aiutare" le persone omosessuali a ritrovare il proprio orientamento sessuale "naturale". In altre parole, i vescovi proporranno quelle screditatissime "terapie riparative" che risultano provata causa di innumerevoli adolescenti spinti al suicidio.
I vescovi polacchi annunciano anche il loro impegno nel cercare di impedire che le relazioni omosessuali possano essere equiparate a quelle eterosessuali, così come annunciano che lo scopo della loro vita sarà quella di impedire che due gay possano adottare figli che loro sostengono debbano essere riservati a donne che vengono penetrate vaginalmente da un maschio.
Le loro rivendicazioni sono contenute in un documento episcopale di 27 pagine che, sin dai titoli, dimostra la loro ossessione nella promozione dell'omofobia: 1) La sessualità dell’uomo e della donna nella visione cristiana dell’essere umano; 2) Movimenti Lgbt+ nella società democratica; 3) Persone Lgbt+ nella Chiesa cattolica; 4) La Chiesa riguardo alla posizione Lgbt+ sull’educazione sessuale dei bambini e dei giovani.
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