Il circo dei razzisti che negano il razzismo


Dopo l'omicidio di Willy Monteirole, le destre populiste sono incessantemente impegnate a negare che il loro tentativo di sfruttare i sentimenti di pancia attraverso lo sdoganamento dell'odio e della discriminazione possa aver influenzato il contesto di quell'aggressione.
Eppure basta sfogliare i gruppi di estrema destra ospitati dai social russi per comprendere che qualcosa non torna. Ad esempio, tra i neofascisti ottengono buoni risultati le immaginette propagandistiche del leghista Alessandro Morelli in cui la nazionalità dei delinquenti viene scritta a caratteri cubitali:


Dalla grafica pare che il focus del leghista non sia tanto la condanna del crimine in sé, ma sia il tentativo di accostare quel crimine ad un'intera popolazione.
Ed è sempre inneggiando alla Lega che i camerata si raccontano anche che i migranti verranno sparsi ovunque qualora non si voterà quel loro padano che da mesi non parla mai dei reali problemi della gente perché punta tutto sul lanciare ostanti invettive contro chi non è morto in mare:


Si passa così a sostenere che la sinistra sarebbe cattiva nel domandarsi quali effetti possa avere una formazione politica che da mattina a sera non fa che cercare di creare divisioni sociali e distinguo su base etnica:


E se dicono che parlare di razzismo sarebbe uno "sciacallaggio", poi elargiscono commenti razzisti contro la signora di colore che Salvini ha usato per distogliere l'attenzione dei suoi seguaci dal dibattito su l ragazzino 20enne ammazzato a calci da due cittadini italiani che simpatizzavano per il suo partito:


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