La populista Bartucca torna a svendere facile complottismo per boicottare il contrasto alla pandemia
Dato che lei sostiene che non esista alcuna pandemia e che lo scopo della vita sia quello di rivendicare il "diritto" di poter far ammalare gli altri dato che lei trova troppo faticoso indossare una semplice mascherina, la populista Zaira Bartucca si è affrettata a cavalcare il complottismo di chi dice di temere che il contrasto al coronavirus possa essere una violazione della loro privacy. Tra i gruppi negazionisti e populisti è un susseguirsi di lamentele da parte di chi si dice terrorizzato terrorizzati all'idea che qualcuno possa scoprire dove vanno. Poi, magari, sono i primi ad usare mille social che li tracciano in ogni loro azione, ad installare software cinesi come Tic Toc o Face App, ma il populista medio percepisce tutto ciò che è orientato al bene comune non al suo personale tornaconto come se fosse la kryptonite per Superman.
Ed è così che la populista si è affrettata nel suggerire ai propri lettori di affrettarsi a sabotare ogni contrasto a quella pandemia che sta continuando a dilagare per mezzo mondo:
Il suo articoletto parte col sostenere che l'obiettivo primario è sabotare il contrasto alla prevenzione della pandemia, forse sperando che i possibili morti potranno essere messi a frutto a fini politici per lamentarsi che i governi non avrebbero fatto abbastanza:
A quel punto partono i suggerimenti dei software e degli store che lei suggerisce di usare al posto dei prodotti Google. Non si sa bene perché la Barzucca non se la prenda anche con Apple, ma nel suo sito pare inveire principalmente contro quel motore di ricerca che dice di aver denunciato perché non darebbe abbastanza visibilità alle sue teorie negazioniste.
Si parte dal suo suggerire che la sua sfiducia verso i soggetti internazionali dovrebbero portare gli utenti a consegnare i loro dati personali a chi opera tra Russia e Turchia, ossia due paesi non propriamente noti per concedere molta liberà ai propri cittadini:
Ed ancora, tra i browser suggeriti dalla signora Bartucca non troviamo i leader di mercato come Duck Duck Go o Vivaldi: lei suggerisce un browser che serve a disperdere le proprie tracce in modo che la polizia postale non possa risalire agli autori di una determinata azione. Ma che dovrà fare per sentire la necessità di nascondersi al punto da voler cercare strumenti che la rendano irrintracciabile dalle autorità?
Si potrebbe anche osservare che Tor è un protocollo e che il browser proposto non è altro che una versione modificata di Firefox, così come sarebbe interessate comprendere in che modo sostenga che un browser possa "censurare" gli utenti.
Il bello di tutta questa solfa complottista si basa su premesse non corrette, dato che nessuno imporrà niente visto che l'opzione sarà opzionale e a tutela di quanti vorranno attivarla. Come spiega Repubblica.it:
In sostanza, finora è stato necessario avere un’app ad hoc per poter essere avvisati del pericolo, con una notifica. Già adesso però sono i sistemi operativi (il framework tecnologico sviluppato da Apple-Google per l’esattezza) a lavorare dietro le quinte, memorizzando i contatti avvenuti via bluetooth tra i cellulari e a calcolare il livello di rischio. La novità, in arrivo, è invece una funzione che integra la notifica all’interno del sistema operativo. E sarà questa funzione (invece dell’app) a scaricare periodicamente, dai server sanitari, la lista dei contatti rilevati positivi al coronavirus (non sono i nomi delle persone, ribadiamolo; ma codici numerici relativi agli smartphone contattati via bluetooth). La funzione non sarà attiva in automatico. In fase di aggiornamento, il sistema chiederà il consenso all’utente per attivarla.
Dunque è un po' curioso si voglia suggerire di usare programmi a caso, forse utili per evitare tracciamenti pubblicitari ma non certo altrettanto utili nell'impedire l'attivazione di funzioni opzionali che, comunque, girerebbero su un framework che resterebbe invariato ed attivo anche se si installassero tutti i programmi suggeriti dalla Bartucca. Se lei vuole usare un telefono che non abbia Android o iOS, le converrebbe optare per i piccioni viaggiatori e non certo per un qualche software russo che si basa sul framework di Google.