Lega. Spuntano sondi sospetti usati per pagare lo staff di Salvini
È Bankitalia ad aver segnalato alcune operazioni sospette che vedrebbero fondi sospetti della Lega usati per pagare alcuni membri di Salvini cone Luca Morisi, Leonardo Foa e Matteo Pandini.
Secondo copione, i fondi sarebbero passati dal conto del partito per poi passare da aziende di amici e cognati e fare infine ritorno nelle tasche dei leghisti. È spuntato pure un benefattore che dichiara 20mila euro di reddito d’impresa ma ha donato 100mila euro al partito.
Pare dunque che i cittadini italiani abbiano dovuto pagare quello staff di Salvini che di preoccupa di idolatrare il "capitano" sui social mentre confezionano post pensati per diffondere razzismo e rabbia sociale a fini elettorali.