L'elettore di FdI esulta per l'assassinio di Willy Monteiro: «Come godo che avete tolto di mezzo quello scimpanzé»

Se gli assassini erano fan di Matteo Salvini, caso vuole sia un elettore di Giorgia Meloni ad aver inneggiato ai due animali che hanno massacrato Willy Monteiro. E chissà se la signora che dice va in giro a raccontare che il suo dirsi "cristiana" la motivi a chiedere lo schieramento di armi da guerra contro chi salva vite umane prenderà le distanze da lui.
Fatto sta che un tale Manlio non abbia esitato a congratularsi con gli assassini, ricorrendo a quel paragone tra persone di colore e animali che fu portato in Parlamento da certi leghisti. Generando sdegno e incredulità, dal suo profilo ha scritto:


la speranza che si potesse trattare dell'account di un provocatore viene meno nel notare che l'utente scrivesse da tempo e non avesse neppure remore di pubblicare la sua fotografia griffata col logo di fratelli d'Italia:


Più la gente esprimeva il proprio disgusto, più il signor Manlio rincarava la dose e firmava messaggi sempre più razzisti e inumani:



Poi, come abitudine dei populisti, è arrivato il solito messaggio in cui il carnefice ha minacciato di voler denunciare le sue vittime. Curiosa è stata anche la sua "giustificazione" basata sul raccontare che un suo amico gli avrebbe rubato il telefono e avrebbe scritto quelle frasi:


L'impressione è che la retorica anti-stranieri di certi partiti stia procurando profitti a chi punta sui sentimenti di pancia, ma stia condannano il nostro Paese ad una regressione etica e culturale che pare sempre più drammatica.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Gli ortodossi mettono a frutto l'omicidio di don Malgesini per inneggiare alle destre populiste
Arrestato il simpatizzare di Fratelli d'Italia che festeggiava l'omicidio di Willy Monteiro
Il circo dei razzisti che negano il razzismo
Omicidio di Willy Monteiro. Per CasaPound sarebbe stata solo «una rissa finita male»
Gli assassini di Willy Monteiro erano seguaci di Salvini, come Luca Traini
Il Secolo d'Italia cita un tizio che non si cambia le mutande per accusare Carola Rackete di mancanza di stile glamour