Lo schifo di Adinolfi che accusa le sue vittime di "odio" verso chi si batte contro i loro diritti
Adinolfi pare ridicolo mentre sostiene che lui sarebbe vittima di odio da parte di chi viene quotidianamente perseguitato dalla sua anticristiana propaganda da giocatore di poker che ha puntato tutto sul business dell'omofobia.
Dall'alto del suo godere di pieni diritti civili e di quella Legge Mancino che non vuole possa essere estesa alle sue vittime, contrappone il suo chiedere che altri siano ritenuti inferiori a lui alla protezione dai crimini d'odio che la sua ideologia del disprezzo rischiano di causare. Ed e piagnucolando come suo solito che scrive:
Il riferimento è al suo invito da Del Debbio come difensore d'ufficio degli omofobi davanti all'omicidio di Maria Paola. Dalle sue psrole pare dovremmo dedurre che Maria Paola debba essere ritenuta una "violenta" nel suo pretendere di poter amare chi voleva se suo fratello aveva deciso che non doveva poter stare con un uomo trans.
Di certo è imbarazzante osservare come Adinolfi abbis avuto il coraggio e la maleducazione di vomitare odio omofobo anche di fronte la morte di di una ragazza diciottenne.
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