Oltre il ridicolo. Il Giornale ipotizza un rito voodoo dietro la cosiddetta "aggressione" a Salvini


Ormai siano ben oltre il ridicolo. Intenzionati a mettere a frutto l'esasperazione delle vittime del razzismo promosso dalla Lega, Il Giornale si è spinto ad interpellare un esperto per ipotizzare che ci sarebbe un rito voodoo dietro la cosiddetta "aggressione" a Salvini.
In quella loro abitudine ad indicare la nazionalità solo quando si parla dei gruppi etnici al centro della retorica d'odio promossa dai populisti, il quotidiano sottolinea ripetutamente che la donna sarebbe nata in Congo e che dunque si possa ritener che «in Congo è ancora molto forte l’idea della religione tribale e non si tratta di un culto sincretico come nel caso ad esempio del Palo Mayombe a Cuba. C’è poi il tentativo di strappare un pezzo d’indumento a Salvini, indumento che può essere utilizzato come “testimone” per fare un rito di stregoneria, una fattura. Ammesso poi che questa persona conosca le pratiche rituali o conosca qualcuno che le sa fare. Li è tutto da vedere. In ogni caso può trattarsi del tentativo di impossessarsi di un oggetto da utilizzare come “feticcio” per danneggiare la vittima».
Se l'ipotesi è folle di per sé, curioso è come Il Giornale non osservi che nei video pubblicati da Salvini si veda chiaramente che i suoi due rosari sono ancora nelle sue mani e che dunque la donna non avrebbe mai potuto usarli per il fantomatico rito che loro ipotizzano. E neppure si chiedono perché l'assenteista leghista avesse addosso due rosari. Non sarà forse espressione di una forma di superstizione simile al vodoo?
Resta comunque imbarazzante che Il Giornale proponga la teoria basata sul pregiudizio a fronte di una donna che vive in Italia da anni, che si è laureata all'Università di Firenze e che è stata vittima di vari episodi di odio razziale. Non sarà forse che quelle violenze subite siano il motivo che l'abbiano portata ad inveire contro chi promuove quella forma di intolleranza?
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