Salvini senza vergogna. Chiede leggi contro l'"eterofobia" ma cerca visibilità elettorale sulla pelle delle vittime di omotransfobia
Matteo Salvini pare senza vergogna. Dopo mesi passati a sbraitare che il contrasto all'omofobia sarebbe "liberticida" e che lui viole una legge contro l'eterofobia", è con la sua solita sfacciataggine che ha avuto il coraggio di commentare l'omicidio di una ragazza uccisa proprio dalla cultura del disprezzo di cui lui si fa promotore.
Ovviamente lo ha fatto con quei soliti toni da bulletto che inneggia al giustizialismo, dato che i leghisti sono quelli che vogliono distribuire armi tra la popolazione e che vogliono uccidere gli orsi che difendono i propri cuccioli.
Salvini non cita quall’omotransfobia italiana che lui nega, forse ritenendo che un messaggio ipocrita gli avrebbe garantito visibilità mediatica in campagna elettorale. Poi tornerà a patrocinare i convegni sul fantomatico "gender" o ad acclamare un'Ungheria che toglie dignità alle persone transgender.
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