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Siena. Condannato per diffamazione il consigliere leghista che insultò un'insegnante gay

È stato condannato per diffamazione aggravata il consigliere leghista che nel 2018 pubblicò e irrise un insegnante di Siena pubblicando senza alcun consenso un'immagine che lo ritraeva vestito con ali d'angelo mentre si recava al Toscana Pride. In quella propensione a far branco che imperversa fra i populisti, i commenti offensivi di Francesco Giusti pontarono ben presto ad un 'escaletion di odio, raccogliendo numerosi commenti offensivi e insulti omofobi. Per questo l’ex segretario cittadino della Lega e altri quattro uomini (tra cui l'attuale assessore allo sport e all'istruzione Paolo Benini che pubblicò come commento il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) sono stai condannati al pagamento di 900 euro ciascuno e ad una provvisionale di 3mila euro per il risarcimento del danno e la rifusione delle spese processuali e legali.

Greta Sartarelli, presidentessa del Movimento Pansessuale Arcigay Siena, definisce «scandalose le argomentazioni della difesa assunta tra gli altri anche dal sindaco di Siena l’avv. Luigi De Mossi in deroga ad ogni ragione di opportunità politica». «Ancora più grave è che si sia tentato di minimizzare l’accaduto, negando il movente palesemente omofobico dei commenti, raccontando tutta un’altra storia. Si è addirittura arrivati a sostenere che gli imputati non fossero al corrente che quel giorno a Siena ci fosse il Toscana Pride e che Francesco Simoni vestito da angelo non fosse diretto alla parata, solo perché lontano da Piazza del Campo e che il suo abbigliamento violasse le regole di decoro urbano e urtasse la sensibilità di un padre di famiglia quale era uno degli accusati poi condannati».


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